Niente fili. Niente legno. Niente naso lungo. Pinocchio è fatto di carne, ossa, espressioni “intelligenti”, balbuzie e secrezioni salivari. Pinocchio è un uomo e le sue bugie non deformano nessuna parte anatomica. Anzi, una sì: l’acido urico delle poverette che sono continuamente esposte a queste ridicole e palesi dichiarazioni di una realtà immaginata da menti semplici e istintive.

E noi, quelle poverette lì, proviamo a farci un esame di coscienza, ogni tanto. E iniziamo davvero a credere che magari direbbero meno bugie se facessimo meno domande. O magari no. E dunque continuiamo imperterrite, perché in fondo le reazioni durante la bugia, sono uniche, divertenti e ridicole e fanno sentire noi, detentrici della verità, superiori. Come se ce ne fosse bisogno.

Ovviamente ci sono bugie più inflazionate di altre e che, per questo motivo, perdono di credibilità a prescindere dall’incidenza di altri fattori, come il tono, lo sguardo o il caso concreto. La redazione di Bloglive le ha raccolte per voi, donne, affinché possiate studiare anticipatamente diaboliche vendette non appena il vostro uomo penserà anche soltanto di pronunciarne una. E anche per voi, uomini, affinché possiate rendervi conto che magari è ora di inventarne di nuove, se proprio è così complicato dire la verità o tacere.

1.Sei l’unica per me

Non ha osato pronunciarlo neanche Will Smith, in Io sono Leggenda, al suo pastore tedesco Samantha, dunque non vedo perché dobbiate pronunciarlo voi, se poi appena aprite Facebook collezionate profili di gnocca come fossero figurine. Non sottolineate questa monogamia forzata, in fin dei conti siete solo “poligami che non ce l’hanno fatta”.

2.Come ti sta bene questo vestito!

E mentre lo dite guardate tutto fuorché il vestito. A meno che non siate Marc Jacobs, vi interessa solo ed esclusivamente quello che c’è sotto e noi lo sappiamo bene, nonostante quell’appuntamento ci sia costato una preparazione complessiva di 127 ore, che neanche James Franco per segarsi il braccio. Ma vi giustifichiamo. Sicuramente la maestra non deve mai avervi detto di “non parlare per dare aria ai denti”. O forse non ascoltavate e proprio per questo passiamo al punto 3.

3.Sì, ti stavo ascoltando

Scimmie che sbattono piatti, Wanda Nara, i quattro gol del Cagliari all’Inter: questo è tutto quello che vi passa per la testa, con un unico, incessante e fastidioso rumore di sottofondo che ricorda la voce della vostra fidanzata. Lei nel frattempo vi avrà raccontato la cronostoria della sua ultima settimana, la lista della spesa mensile di Gordon Ramsay, la situazione sentimentale, finanziaria e sanitaria di tutte le sue amiche e nemiche del liceo fino a quando, istintivamente, voi smettete di annuire e nel silenzio scatta il fatidico e letale “ehi ma mi stavi ascoltando?”. A quel punto potrete solo fingervi morti, come se stesse abbracciando Teddy Bear davanti a mamma orsa.

4.C’è la partita stasera, ma se vuoi usciamo lo stesso…

Tutto quello che c’è dopo la virgola viene sussurrato piano, con il respiro affannoso, il sudore sulla fronte, lo sguardo della cicala nell’acqua bollente e le mani strette attorno al rosario della Vergine Addolorata. E, dopo, la corsa nell’angolo con le mani sulle orecchie per non sentire la crudele risposta. Ragazze, un consiglio: durante la partita il vostro uomo si trasformerà in un involucro vuoto e privo di sensi, che sia sul divano davanti allo schermo o con voi al centro commerciale. Lasciate che si sfoghi con una birra tra le mani e scegliete una serata con le amiche. Meglio il niente al “meglio di niente”.

5.Mi sembrava una mia amica

Che ci sia stato un intoppo nella fase evolutiva è chiaro, ma la scienza non sembra sottolineare alcuna alterazione della vista estesa a tutto il genere maschile. Ma nessuna scienza è esatta e lo conferma il fatto che i nostri uomini continuino a fissare le prominenti aree anatomiche delle donzelle di passaggio, come i marinai del Titanic alla vista dell’iceberg. Quando poi i segni di gradimento spontanei si palesano in maniera importante, tanto da arrivare a dovergli puntare le chiavi della macchina sulla giugulare, allora sì che sfoderano il meglio: “devo averla confusa con una mia amica”.

6. Niente

Gli italiani sono tra i maggiori fruitori di video XXX secondo le statistiche. Ma in realtà loro sono esperti di “niente”. Guardano “niente” in bagno, sul divano o in ufficio. Guardano “niente” sempre. E il niente in realtà riassume molti aspetti della loro vita. Consiglio alle signore di non avventurarsi oltre il confine di quel “niente”.

7.Ieri alla festa? Tutte orribili

Serata al Mouline Rouge? Tutte brutte. Nottata per le strade di Budva? Tutte orribili. Addio al nubilato a Las Vegas? Che ragne secche. Insomma, secondo i nostri uomini, le bellezze tipiche di tutti i paesi del mondo, devono essere emigrate a braccetto sull’isola che non c’è. Eleganza o omissione? Il confine è labile e di certo avere l’elenco di tutte le sventole finite nel suo radar, non diminuirà la bava ai lati della bocca del nostro uomo. “Guardare ma non toccare” ovviamente, vale solo quando non siamo al vostro fianco. Con noi accanto non potrete guardare, toccare, respirare, parlare, vivere.

8.Stiamo divorziando

Per le unioni non riconosciute dalla chiesa e dalla legge, esiste la variante del “stiamo per rompere”. Una vana promessa all’amante, una mera illusione, una bugia che meriterebbe milioni di pedate sulla zona lombare: tante cose, con un unico scopo, la gnocca. Andiamo, per averla direbbero qualsiasi cosa, fingersi single all’insaputa della fidanzata rappresenta solo il livello 1.

9.Sono cambiato

Questa forse è tra le più divertenti e pronunciate della classifica. Insomma, avete difficoltà a cambiarvi i vestiti, figuriamoci il resto. Ognuno è quello che è, e al punto 9 mi pare assodato che voi maschietti siate degli inguaribili bugiardi. L’unica cosa da cambiare è proprio questa: scegliete il silenzio, o, ancora meglio, i fatti al “sono cambiato”.

10.Per sempre

Solo se sei Edward Cullen, sei immortale, brilli alla luce del sole e hai trasformato la tua scialba metà in una vampira. Altrimenti chiedi scusa a tutti. Ma soprattutto a lei, che è lì a crederci con gli occhi di una triglia appena pescata. Il vero guaio non è il per sempre, ma ogni santo giorno. Non fate promesse che non potete mantenere. Non fate promesse in cui non credete.

Le bugie poi tanto si pagano, tra una risata e l’altra. E il prezzo che chiedono sono le persone.