credits: besttours

È la crisi, c’è la crisi. Poi forse ne siamo usciti, o ne stiamo uscendo, o ci siamo ancora dentro fino al collo, però magari il peggio è passato. Insomma, i tempi non sono tutti rose e fiori, anzi, sono talmente rocciosi da sembrare Alpi invalicabili anche per Annibale. Tutti cerchiamo di risparmiare quando possiamo, anche se, dicono ai telegiornali, i segnali di ripresa sono tangibili. Eppure l’economia di casa ormai è quella del risparmio e se possiamo mettere da parte i soldi piuttosto che spenderli, lo facciamo volentieri. Non che ci priviamo di un’uscita al pub o di un film tra le poltrone dei cinema, ma se ci si presenta un’occasione d’oro che ci faccia conservare i soldi nel portafoglio, noi la cogliamo al volo. Ogni tanto pensiamo di trasferirci in un altro Paese dove “si vive meglio”, che poi, ancora non abbiamo ben presente cosa voglia dire questa frase. Perché a sentire quello che dicono, tutto il Mondo è in crisi e quindi, a cosa servirebbe traslocare? Eppure, l’idea di uscire dalla comfort-zone ci attrae da sempre, questo incessante desiderio -che è più una necessità- di cambiare, ci fa stare sempre con la valigia pronta.

C’è un sito americano di servizi finanziari, il GOBankingsRates, che ha stilato una lista dei Paesi in cui vivere costa poco, dove la gente potrebbe trasferirsi per sempre o anche solo dopo essere andata in pensione per allungare i risparmi. Non male, visto i tempi bui. Certo, dovremo essere in grado di cambiare insieme al Paese che ci accoglie, ma a volte ne vale la pena.

Ecco i 10 Paesi in cui vivere spendendo poco è possibile.

1. Sudafrica

credits: onkinbook.com
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Il Sudafrica è un po’ il sogno di tutti. Sarà la storia che ci gira intorno o quei pezzi di natura incontaminata, eppure l’ultima nazione a sud del continente africano, attira i desideri di tutto il Mondo. Secondo le statistiche,vivere in Sudafrica non richiede grandi impieghi di denaro. Essendo il primo produttore di platino, oro e cromo, la sua economia va a gonfie vele, con un potere d’acquisto superiore a quello di New York.

2. India

credits: viatraveldesign
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Nella parte Sud dell’Asia la vita costa il 75% in meno che a New York. Affittare una casa costa pochissimo, nei quartieri lussuosi delle grandi città i prezzi oscillano dalle 100 alle 150 rupie al metro quadrato. Tenendo conto che 1 rupia equivale 0.01 euro, in India potremmo quasi comprare una villa da film holliwoodiano. Ma bisogna fare attenzione. Se è vero che una grande, grandissima fetta della popolazione indiana vive in stato di povertà, va comunque tenuto presente che l’India fa parte di quell’associazione che in economia internazionale è conosciuta con la sigla di BRICS. Il Paese è, infatti, una delle maggiori potenze economiche emergenti. Il costo della vita non è esattamente basso come ci aspetteremmo.

3. Kosovo

credits: wikimedia.org
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Il Kosovo è uno Stato parzialmente conosciuto dell’Europa sud-orientale, ed è una delle regioni meno sviluppate economicamente del continente. I maggiori sviluppi economici si hanno nei settori del commercio e dell’edilizia. Purtroppo il turismo nel Paese è quasi inesistente, solo a nord esistono delle strutture sciistiche e da trekking. La regione è stata orribile scenario di una guerra che ha portato morte e distruzione tra il 1996 e il 1999. Non è difficile, dunque, capire perché il costo della vita sia basso.

4. Arabia Saudita

credits: easyviaggio
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Se andrete a vivere, anche solo per un tempo limitato, in Arabia Saudita, vivrete, magari, in uno di quelli che si chiamano “compound” che sono dei piccoli paesi. Gli occidentali che si sono trafseriti i questo paese vivono per lo più nei compiono per motivi di sicurezza. Sono delle oasi che hanno tramutato uno stile di vita uguale al nostro. Fuori da questi, non c’è nulla. Il Paese basa la propria economia sul petrolio e la vita pare proprio non avere un costo elevato. È chiaro che se una persona accetta di vivere in un Paese così culturalmente diverso dal nostro, poi deve necessariamente adeguarsi alle sua abitudini. All’inizio tutto può sembrare quasi assurdo, poi quasi tutto normale. Le donne, per esempio, dovranno adeguarsi ad uno stile di vita non esattamente alla maniera occidentale. Fuori dai compound sono costrette ad indossare l’abaya, il velo nero che copre tutto il corpo lasciando scoperto solo il volto

5.Kazakistan

credits: eticamente.net
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Negli ultimi decenni molte compagnie straniere hanno investito nel settore petrolifero kazako. Gran parte dell’economia del Paese è stata gestita solamente dallo Stato fino al 1991, successivamente i settori di sviluppo sono stati privatizzati favorendo l’arricchimento di importanti compagnie locali. Chiunque abbia fatto un viaggio in Kazakistan, o ci abbia vissuto per un po’, ha detto che il costo della vita non è assolutamente un problema. Basti pensare che, in media, in un ristorante si spendono circa 10 euro.

6. Zambia

credits: thebooknomad
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Nei decenni passati l’economia del Paese si basava essenzialmente sulle estrazioni del rame ma il crollo del prezzo del rame ha fatto sì che il Paese fosse segnato da una pesante crisi economica. Il turismo estero nel Paese non è molto avanzato a causa di alcune malattie non curabili presenti tra la popolazione, anche se, grazie alle numerose missioni umanitarie, sta crescendo negli ultimi anni. Il costo della vita non è molto caro e fa guadagnare il sesto posto nella classifica della GOBankingRates al Paese, nella graduatoria dei posti dove vivere costa poco.

7. Oman

credits: igrandiviaggi
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La situazione in Oman è particolare. Se pensate che trasferendovi lì potrete fare tutto quello che fate in Italia, comprandovi macchine costosissime e mangiare nei ristoranti a 3 stelle michelin, allora avete sbagliato. Spenderete, e pure tanto, forse di meno che in Italia, ma comunque i soldi saranno molti. Se vi accontenterete di vivere e comprare rispettando gli standard medi allora sì, il risparmio si farà sentire. Certo, dovrete essere disposti a fare dei sacrifici, ancora di più se siete donne: le gonne sono accettate solo se scendono fin sotto al ginocchio. A parte alcune usanze assai diverse dal nostro mondo, in Oman la vita è certamente meno cara che in Italia e gli stipendi sono più alti. Gael Ciferri ha 32 anni e nel 2013 si è trasferito in nel Paese arabo per fare la guida turistica, all’inizio già percepiva uno stipendio di 2600 euro al mese, più del doppio di quando guadagnava in Italia.

8. Paraguay

credits: eldiariodeturismo
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Un costo basso della vita dall’altra parte del Mondo nel cuore dell’America Latina pare essere quasi a portata di mano, per raggiungerlo basta prendere un aereo e partire. Con gli affitti medi che si aggirano, per un appartamento, sui 250 euro, la vita di un pensionato sembra essere un sogno. Nel 2009 il Paese fu colpito da una pesantissima recessione che, però, fu seguita da una delle riprese mondiali più significative. Che vogliate trasferivi in territorio paraguaiano a tempo determinato o che vogliate ricollocarvi per sempre, sembra che la vostra scelta non sia infondata.

9. Repubblica Ceca

credits: hassitenviaggi
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La Repubblica Ceca è proprio ad un passo da noi, a circa due ore di volo, che quasi possiamo vederla col binocolo. L’idea di trasferirci anche solo temporaneamente potrebbe non spaventarci, anzi, quasi piacerci. Perché la distanza dalla nostra penisola è breve e i paesaggi dell’Europa dell’est attirano meglio delle calamite. Potremmo comprarci una casa sperduta nelle campagna intorno Praga e vivere in tranquillità, o affittarne un’altra in pieno centro, tra la movida della Capitale. La repubblica Ceca non è affatto una meta che ripudiamo con forza e, addirittura, questo cambio di vita un po’ più a est potrebbe farci bene. Il settore del turismo è quello che regge in piedi il Paese e tutti i visitatori che si recano a Praga ogni anno hanno fatto in modo di rincarare un po’ il costo della vita rispetto a qualche anno fa. Vivere in Repubblica Ceca è, però, generalmente economico.

10. Macedonia

credits: easyviaggio
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La Macedonia vanta un record, quello di soprannome più bello. Anche conosciuta con “Perla dei Balcani”, La Repubblica di Macedonia è un Paese essenzialmente povero con una grande percentuale di disoccupazione. Il turismo non è particolarmente elevato e il PIL procapite resta uno dei più bassi d’Europa. C’è chi se ne va a vivere in Svizzera o tenta la fortuna nel Stati Uniti, in effetti, se si è disposti a condurre una vita un po’ al di sotto degli standard medi a cui siamo abituati nel nostro Paese, la Macedonia è il posto che fa per noi.