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Quali sono le droghe che creano più dipendenza?
La risposta cambia a seconda della persona a cui si chiede, perché per molti la soluzione risiede dietro ai termini di malessere fisico che la stessa può provocare, mentre per altri dipende dai sintomi di astinenza o di quanto facilmente una persona ne cada in trappola.

Ci sono, ovviamente, altre sfaccettature per arrivare al punto del problema, tanto da poter dimostrare addirittura che alcune di quelle che per noi vengono etichettate come droghe – con l’impiccio gravoso della dipendenza, quindi – in realtà non lo siano.
Una su tutte la marijuana, che non crea dipendenza né crisi di astinenza.

Passiamo ora alle cinque sostanze che, invece, provocano effetti più devastanti e al loro livello di dopamina sulla materia cerebrale.

1. Eroina

Gli esperti la considerano la droga peggiore, tanto da totalizzare un punteggio di 2.5 su un massimo di 3 sulla scala da loro prestabilita. L’eroina fa parte della famiglia degli oppiacei e causa un aumento del livello di dopamina nel cervello pari al 200% in più su gli animali da laboratorio.
Oltre ad essere la droga più forte, vince anche il titolo di più pericolosa a causa della dosatura che deve essere sempre controllata, poiché può essere letale. Non se ne può prendere, infatti, cinque volte il dosaggio richiesto per una dose.
Si guadagna poi il secondo posto come droga più dannosa sia per i dipendenti che per la società, con un traffico legato agli oppiacei pari a circa 68 miliardi di dollari.

2. Alcol

Nonostante sia legale, l’alcol occupa il secondo posto nella top 5 delle droghe che creano più dipendenza.
Le povere cavie ne hanno sorbito gli effetti, per un aumento della dopamina che andava dal 40% al 360% a seconda dell’aumento della sostanza, con una crescita costante proporzionalmente al suo aumento.
Il 22% delle persone che hanno cominciato con un drink, hanno riscontrato ad un certo punto della loro vita di averne dipendenza.
È una delle sostanze peggiori anche in termini di cause di morte.

3. Cocaina

La cocaina fa in modo che il segnale della dopamina non si spenga mai a livello neuronale con la ormai conosciutissima conseguenza di un’iperattività legata a un’assurda attività del cervello.
In laboratorio è stato dimostrato, infatti, che può aumentare il livello di dopamina fino a tre volte il normale quantitativo. Il suo mercato si aggira intorno ai 75 miliardi di dollari, per uso mondiale davvero esteso.
Tanto quanto le metanfetamine e le anfetamine – additivi stimolanti a questa simili – si sta diffondendo a macchia d’olio e impossessarsene sta diventano sempre più facile.

4. Barbiturici

Usati fino a un po’ di tempo fa per contrastare ansie e insonnie, il loro principio consiste nell’assopire alcune regioni del cervello.
A dosi ridotte è possibile farsi prendere da semplice euforia, ma a dosi elevate può risultare letale per via della soppressione del respiro. Una volta venivano assunti con semplicità a causa della possibilità di prescrizione, ora invece sono stati sostituiti da altre sostanze che li hanno fatti resi un po’ vintage, con il vantaggio di fargli provocare danni ridotti. In virtù di questo si aggiudicano il quarto posto.

5. Nicotina

È la nicotina l’ingrediente più dannoso all’interno del tabacco. All’accendersi di una sigaretta la nicotina viene subito assorbita dai polmoni e poi spedita al cervello. Per quanto possa essere comune e scontata, esperti affermano di avere tutte le ragioni di temerla non meno delle altre droghe presenti nella classifica.
Il livello di dopamina è ridotto ad un aumento che va dal 25% al 40%, ma le cause di morte non sono da sottovalutare, anche se spesso così è.