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Ci risiamo: non siete contente dei vostri capelli, d’altronde avete mai conosciuto una donna che abbia detto di esserlo? C’è chi li vuole lisci come li hanno in Cina, chi li vuole ondulati come le modelle di Victoria’s Secret, chi si lamenta perché subito si ingrassano e chi ha prurito alla cute per la eccessiva secchezza.
Ogni tipo di capello necessità di cure specifiche, certo c’è chi è nato con chiome più belle e gestibili della media, ma qualsiasi capello con la giusta cura può apparire in salute è bello da vedere.
La prima cosa da fare è capire qual è la vostra tipologia.

Grassi

I capelli grassi sono una brutta bestia, nel senso che necessitano di detersioni accurate e frequenti rispetto ai capelli secchi. Anzitutto evitate di lavare ossessivamente i capelli: essi devono abituarsi a produrre meno sebo e a restare puliti più a lungo. Per rendere ciò possibile la prima cosa da fare è guardare nella vostra doccia e capire che shampoo state usando: via i prodotti 2 in 1 (che non capisco perché e per chi vengono prodotti), gli shampoo super nutrienti e a base di olio, miele, e pappa reale. Insomma tutte quelle sostanze che servono per apportare nutrimento, che a voi non serve. I vostri capelli hanno bisogno di un prodotto light, che li deterga senza appesantire il fusto. Potrebbe essere utile nel vostro caso diluire il prodotto in questione con un po’ d’acqua ed evitare di applicarlo copiosamente, peggio ancora se al centro della testa.
Dosate bene lo shampoo come fanno i parrucchieri: secondo voi perché la piega del salone vi dura così tanto? Perché restano puliti più a lungo?
Cercate di lavare i capelli a giorni alterni e non ogni giorno, di applicare il balsamo (sempre leggero) solo sulle lunghezze e di fare una maschera a settimana specifica per cute e capelli grassi, meglio se acquistata in erboristeria e priva di silicone.

Capelli secchi

Se i capelli grassi sono estremamente brutti da vedere (anzi fanno quasi impressione) quelli secchi scatenano nell’osservatore un sentimento di pietà. La prima cosa da fare è tagliare via le punte bruciate: a che serve portare i capelli lunghi se sono orrendi e malandati?
Seconda cosa da fare: impacco con l’olio. Difficile? No di certo, perché vi basterà utilizzare l’olio d’oliva da cucina e applicarlo sulle punte in maniera generosa, tenendo ovviamente in posa per un paio d’ore. Dopo avere fatto ciò dovete necessariamente lavare i capelli con uno shampoo nutriente, magari a base di argan, e applicare una maschera della stessa tipologia (da tenere comunque in posa per un tempo apprezzabile).
I capelli secchi sono anche essi impegnativi da gestire, ma se siete costanti la chioma acquisterà lucentezza e apparirà in salute. Ovviamente dovete evitare di lavarli troppo spesso, di piastrarli ossessivamente e di asciugare con il phon a distanza troppo riavvicinata.

Cute sensibile

Avere la cute sensibile è un po’ scocciante, perché l’attenzione da mantenere è senz’altro più alta.
Prima regola: dimenticate lo shampoo del supermercato e recatevi in erboristeria. Fatevi consigliare un prodotto dolce, magari uno specifico per la cute delicata dei bambini.
Durante il lavaggio cercate di non strofinare troppo sia la cute che i capelli, per evitare arrossamenti (che bruciano e a tratti diventano anche visibili).
Cercate di asciugarli rapidamente e con il diffusore: il calore ravvicinato rischia di infiammare il cuoio e rendervi impossibile persino riflettere a causa del bruciore. Fatevi consigliare degli integratori da usare per rafforzare i capelli e ovviamente non stressateli con code alte e acconciature scomode.