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Una preside in Darlington, arrivata allo stremo della pazienza, ha comunicato in veste ufficiale ai genitori dei suoi alunni che non sarà più accettabile presentarsi in pigiama a scuola.
E questo non solo durante l’orario di apertura dei cancelli al mattino, ma nemmeno durante le riunioni, le feste e le rappresentazioni, come invece era ormai abitudine fare.

La preside ha dichiarato che non è per niente “normale” e nemmeno giusto non trovare il tempo per sistemarsi prima di portare i propri figli all’adempimento dei loro doveri. In buona sostanza è come se si trattasse di un paradosso, che confonderebbe i bambini riguardo alle loro “mansioni”.

Non è normale che un adulto si presenti trasandato in un luogo pubblico, dove ai bambini viene imposto il dogma di rispettare le regole e le convenzioni sociali. Avanti di questo passo, i bambini capiranno che è giusto sentirsi liberi di non prendersi cura di se stessi e della tradizionale metodologia sulla la quale la società si è sempre basata.

Può capitare a tutti di non fare in tempo a vestirsi a puntino la mattina presto, specialmente se si lavora da casa o non è necessario uscire per tutto il giorno, ma non è assolutamente accettabile – sempre per ciò che la preside in questione pensa – presentarsi alle riunioni e alle recite scolastiche con il pigiama.
Sarebbe buona norma insegnare ai propri figli che è giusto, durante il corso della mattinata, trovare il tempo di lavarsi e prepararsi per affrontare la giornata in ordine.

Anche alcuni dei personaggi più noti, come la famosa cuoca Nigella Lawson e il Primo Ministro David Cameron, hanno dichiarato di stare in pigiama tutto il giorno occasionalmente, ma questo non ha nulla a che vedere con la piega che gli adulti stanno prendendo.

Secondo la psicoterapeuta Hilda Burke, dipende dal lavoro che si svolge naturalmente, ma nelle scuole è utile che certi standard e certi codici vengano rispettati, così che anche in un futuro lavorativo si intuisca che certe regole debbano essere seguite alla lettera.

Per altri, invece, vedere i genitori in pigiama nei pressi della scuola significa mettere i propri figli e le loro esigenze – quali il pranzo, la colazione, gli zaini ecc. – al primo posto, magari stando anche svegli fino a tardi per preparare i biscotti e il vitto per il giorno dopo.
Utilizzando il tempo extra per i propri bambini, quello che rimane per stessi è così breve da non poter nemmeno mettersi qualcosa di decente addosso.

Ma questa non è una motivazione valida per alcuni, perché in questo caso non si tratta di mettere i figli al primo posto e i genitori al secondo, si stratta proprio di escluderli dalla lista. Tralasciando se stessi, infatti, non si passa al secondo posto del podio, ma ci si esclude proprio dalla corsa.

Dimenticandoci per un attimo della questione scolastica, possiamo affermare invece che i pigiami e il daywear hanno calcato i catwalks con risultati sorprendenti, poiché, come è stato affermato recentemente, il pigiama non è solo qualcosa dentro il quale dormire comodi, ma è l’istituzione fashion del momento.

Cosa ne penserà la preside?