In Italia parliamo l’italiano, certo. Ma non solo: le parole inglesi di uso comune nel linguaggio dei più disparati settori sono ormai sempre più in aumento. L’accademia di inglese online ABA English, a cui hanno accesso più di 6 milioni di persone, ha analizzato il fenomeno, facendo una panoramica di quelli che sono gli anglicismi più utilizzati oggigiorno. Una guida, insomma, dedicata a chi non è troppo sicuro di capire cosa gli stiano dicendo quando gli parlano in ‘itanglese’.

La tendenza ad utilizzare anglicismi oggigiorno sembra inarrestabile e sempre di più si utilizzano parole di origine inglese all’interno di conversazioni in italiano” – puntualizza la Chief Learning Officer di ABA English Maria Perillo. “Le lingue cambiano e vivono anche di scambi con altre lingue: molte parole inglesi non hanno corrispondenti semplici, diffusi o efficaci, ma bisogna sempre cercare di fare un uso appropriato e consapevole di questi nuovi termini”.

Partiamo dalla politica, che sotto il governo Renzi appare costellata di termini inglesi: dal Jobs Act, ossia la riforma del lavoro messa a punto di recente, alla questione della stepchild adoption, cioè la possibilità di adottare il figlio che il proprio partner ha avuto da un’unione precedente, passando per le già da note legge sulla privacy o per la riforma del welfare, l’inglese sembra proprio avere la meglio.

Per quanto riguarda, poi, il mondo degli affari, sappiamo bene che tutte le aziende, siano esse startup o meno, affrontano diversi tipi di business: c’è il B2B (Business-to-Business, la produzione di servizi per altre aziende) o il B2C (Business-to-Consumer, la produzione di servizi per il consumatore finale). E al loro interno le figure di riferimento sono ormai mutate in abbreviazioni: il CEO (Chief Executive Officer) è il direttore generale, il CMO (Chief Marketing Officer) il responsabile del marketing, il CTO (Chief Technology Officer) è il responsabile della parte tecnologica e il CFO (Chief Financial Officer) la persona che si occupa del lato finanziario. Pronti a lavorare duro per rispettare la deadline (la data di consegna)? Fareste meglio ad esserlo ASAP (As soon as possible, cioè il prima possibile).

Inutile dire quanto il mondo della tecnologia sia zeppo di anglicismi, proprio perché l’evoluzione del settore high tech viaggia a una velocità che rende impossibile trovare prontamente delle alternative in italiano: abbiamo tutti i nostri smartphone (cellulari intelligenti, alla lettera) o i nostri laptop (computer portatili), e quando vogliamo comprare una nuova macchina fotografica, tra le preoccupazioni principali ci sono i pixel delle immagini che andremo a scattare.

Infine, neanche l’ambito della moda – un campo notoriamente di nostra competenza – è stato risparmiato dall’invasione linguistica dell’inglese: molti impazziscono per i must-have dell’anno (gli accessori che si devono avere) da procurarsi quanto prima per poter sfoggiare l’outfit (il completo) più trendy di sempre. Ogni tendenza, poi, va sotto una certa denominazione: dagli hipster ai punk, ognuno è a suo modo una fashion victim.