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Il volo con direzione Sud America per il viaggio ufficiale del principe Harry è atterrato qualche giorno fa in Brasile, dove il secondogenito del principe Carlo non ha però assistito con costanza alle partite dei Mondiali, ma è stato più impegnato in incontri di natura benefica, con bambini piccoli, che spesso – e purtroppo – vivono in condizioni disagiate.

E proprio durante uno di questi incontri, precisamente nella giornata di mercoledì, che il viaggio del principe Harry ha preso una svolta particolare.
La testa calda della casa reale inglese aveva chiesto di poter fare una visita alla comunità ACER, che aiuta a San Paolo i bambini locali svantaggiati, e più in particolare quelli abbandonati dai genitori o rimasti orfani.
All’interno di questa comunità Harry ha incontrato molti bambini, con le loro storie e i loro occhi tristi, ma due sorelline hanno particolarmente catturato l’attenzione del principe.

Si tratta di Karina, 8 anni, e Carolina, 9, che sono rimaste sole perché il loro padre è in prigione e la loro madre è stata assassinata all’età di 24 anni.
Tutto questo ha riportato alla mente del giovane reale i ricordi della morte della madre. Era l’agosto del 1997 quando, a Parigi, Lady Diana scomparve in un tragico incidente stradale, lasciando orfani di madre i due figli.

Il principe Harry a quell’epoca aveva solo 12 anni e per questo, nonostante le innegabili condizioni più adagiate in cui è cresciuto, comprende pienamente i sentimenti e il dolore delle due sorelline che ha conosciuto, lui stesso le ha vissute sulla propria pelle.

Ai giornalisti, che dicono di averlo visto piangere, il principe Harry ha rivelato: “I was completely overwhelmed and shocked. There are two little girls —I’m quite emotional— just looking at them. I wanted to talk about my own experiences, but there is no point because it is just so far removed”. Continua così: “The bravery of them looking at me, smiling at me… I wanted to use my own experiences in a very small way, to try to give them a bit of understanding about the fact, [that I saw what they] are going through”.

[Credit: Vanityfair.UK]