Questo studio, pubblicato sulla rivista scientifica Cancer Research, potrebbe essere la chiave per sconfiggere il cancro al seno, che, nonostante le alte probabilità di sopravvivenza, è responsabile ancora del 16% di tutte le morti per cause oncologiche.

I ricercatori dell’Istituto nazionale tumori di Milano hanno individuato un nuovo meccanismo responsabile delle metastasi nel tumore del seno. Alla base del processo c’è l’osteopontina, un’insospettabile proteina, normalmente presente al di fuori delle cellule e coinvolta nella regolazione di diversi processi fisiologici.

Questa proteina chiave ha un “lato oscuro“, mostrando una doppia personalità, un po’ come il Dottor Jekyll e il suo alter ego cattivo Mister Hyde nel celebre romanzo di Robert Louis Stevenson, perché viene prodotta anche dalle cellule tumorali, e ne assicura la loro sopravvivenza in ambiente ostile, e quella prodotta dalle cellule mieloidi del sistema immunitario, globuli bianchi che invece di rilasciare osteopontina all’esterno, la trattengono dentro la cellula, che contribuisce alla loro attività immunosoppressiva, cioè protegge le cellule tumorali che stanno formando la metastasi dall’attacco immunologico.

Lo studio è stato condotto prima in laboratorio su animali, è stato poi esteso all’analisi delle metastasi polmonari di pazienti con carcinoma al seno. In queste metastasi è stata confermata la presenza di cellule contenenti osteopontina. “Questa scoperta“, ha dichiarato Mario Paolo Colombo, direttore della Struttura complessa di Immunologia molecolare dell’Istituto nazionale dei Tumori di Milano, che ha guidato la ricerca, “sarà rilevante per sviluppare futuri farmaci in grado di contrastare le molteplici azioni dell’osteopontina nello sviluppo delle metastasi“.

Lo studio ha svelato un importante tassello del puzzle metastasi e, di conseguenza, ha aperto la strada alla ricerca di vie più efficaci per rendere vulnerabile il cancro proprio quando sembra diventato invulnerabile.

I meccanismi che rendono le cellule tumorali “invincibili” e “migranti” nell’organismo dopo essere state quasi distrutte dalle cure, sono l’oggetto dei numerosi studi in laboratori di tutto il mondo. Chemio-prevenzione o cibo-prevenzione, diagnosi sempre più precoce, cure super intelligenti e, infine, blocco dei meccanismi alla base delle metastasi. Il finale deve essere la vittoria sul cancro e siamo un passo avanti rispetto a ieri.