Stando a una nuova ricerca del Royal Veterinary College di Londra, i cani di razza non sono più cagionevoli dei loro simili meticci. Gli scienziati della scuola veterinaria londinese hanno analizzato i parametri vitali di 150.000 cani, aspettandosi un risultato che avrebbe comprovato la comune credenza secondo cui gli esemplari di razza sono più vulnerabili a disturbi quali il soffio al cuore o a problemi di giunture. Con loro grandissima sorpresa, invece, l’esito della ricerca ha mostrato che cani di razza e meticci hanno le stesse identiche probabilità di riscontrare problemi di salute che sono, dunque, comuni nel cane – a prescindere dal pedigree.

Addirittura, i meticci sarebbero risultati più predisposti alle patologie degenerative delle articolazioni, mentre per quanto riguarda gli esemplari di razza gli unici disturbi che sembrano colpirli con maggior frequenza sarebbero le infezioni auricolari, l’obesità e l’ispessimento della pelle.
I dati, analizzati nell’arco di cinque anni da ben 100 veterinari, sono stati commentati dal dottor Dan O Neil, che ha coordinato lo studio nella sua interezza: “Il risultato è che non c’è nessuna prova evidente del fatto che esista una differenza sostanziale tra cani di razza e incroci in termini di salute”.

I meticci, in effetti, non derivano se non da incroci di razze, con combinazioni di predisposizioni da far risalire ai loro genitori. Non godono, perciò, di migliore salute, ed è pertanto un errore stigmatizzare i cani di razza. I 150.000 cani esaminati comprendevano tanto meticci quanto incroci di razze selezionate, come per esempio quelli risultanti dall’incrocio tra Labrador Retriever e Barboncino o tra Cocker Spaniel e Barboncino, ma in tutti i casi non si è registrata alcuna differenza sullo stato di salute complessivo degli animali.
Eppure, nonostante la “purezza della razza” non incida sulle effettive probabilità di sviluppare patologie, un’unica divergenza è stata comunque riscontrata nel corso della ricerca: i cani meticci vivono in media più a lungo (13 anni invece di 12) rispetto a quelli di razza.