Renzo Piano, il più famoso architetto italiano al mondo, è stato recentemente intervistato dal The Guardian, al quale ha raccontato che il suo amore per l’architettura è nato proprio quando da bambino costruiva castelli di sabbia sulle spiagge genovesi.

Dopo progetti e realizzazioni di opere grandiose come il New York Times Building a Manhattan, lo Shard London Bridge nella capitale inglese, senza tralasciare la riqualificazione del Porto di Genova, la sua città, Renzo ha arricchito i lettori e gli architetti che verranno suggerendo loro questi quattro trucchi per costruire un castello di sabbia perfetto:

1. Innanzitutto, bisogna partire dall’assunto di base che costruire un castello di sabbia è un’operazione del tutto inutile. Non bisogna riporci troppe aspettative: il suo destino è, del resto, la scomparsa, dal momento che non esiste altro posto in cui si possa costruire se non vicino al mare. La relazione tra il castello di sabbia e l’acqua del mare è fondamentale: occorre osservare attentamente le onde prima di decidere dove farlo sorgere, perché troppo in riva al mare, significherebbe condannarlo senz’altro alla distruzione, ma anche troppo lontano ci porterebbe a privarci del piacere del gioco in acqua.

2. Comincia scavando un fosso nel punto esatto in cui le onde prendono a bagnare la sabbia. È preferibile farlo a mano. Raccogli quindi della sabbia per creare la parte centrale del castello, in modo da dargli la forma di una piccola montagna inclinata a circa 45°. Non bisogna scavare per oltre 30 cm di profondità e 45 cm di larghezza, mentre il castello dovrebbe avere un’altezza di circa 60 cm.

3. Realizza un piccolo varco per consentire all’acqua del mare di entrare. Il momento più bello è quando le onde cominciano a entrare nel castello e il canale si trasforma in un fossato vero e proprio. Se il castello si trova nella postazione giusta sarà possibile osservare l’acqua scorrere anche per 15 minuti.

4. Per completare il tutto, metti in cima al castello una bandierina, o qualsiasi cosa di simbolico, per dargli visibilità cosicché le persone che stanno sul bagnasciuga possano rendersi conto della sua presenza. Quando poi sarai ritornato a casa, non pensarci più.