giovedì, 25 Aprile 2024

Italia

Home Turismo Italia
News e destinazioni dal turismo in Italia

Pistoia: tutto sulla Capitale italiana della cultura per il 2017 (FOTO)

Credits: www.vortika.com

Pistoia, comune italiano della Toscana con 90.462 abitanti, si è aggiudicata il titolo di Capitale italiana della cultura per il 2017. Questa della capitale è una novità introdotta con il Decreto Legge 31 maggio 2014, n. 83, con nuove misure per la tutela del patrimonio culturale, per lo sviluppo della cultura e per il rilancio del settore turistico.

Pistoia, ad oggi, è la seconda città ad avere questo importante ruolo da sola per un anno intero, dopo Mantova che è stata scelta per l’anno corrente. Nel 2015, invece, il titolo è andato a ben cinque città: Cagliari, Lecce, Perugia-Assisi, Ravenna e Siena. Queste sono state elette in quanto perdenti al ballottaggio per la Capitale europea della cultura 2019, nel quale è stata premiata un’altra nostra città, Matera.

Per la sua candidatura, Pistoia si è focalizzata su aspetti differenti: riqualificazione urbana dei 176 mila metri quadrati dell’Ospedale del Ceppo, delle Mura e dei percorsi pedonali presenti nel centro storico e sviluppo di Palazzo Fabroni, museo di arte moderna e contemporanea, che ha già in programma per quest’anno una mostra su Marino Marini -artista pistoiese- e la continuazione dei festival in città. La realizzazione di tutto ciò è costata un milione di euro al Ministero dei Beni Culturali, al quale la città ha chiesto questa grande cifra per riuscire a fare il lavoro al meglio.

A (con)vincere è stato il tema con cui Pistoia ha partecipato alla competizione insieme a Aquileia, Como, Ercolano, Parma, Pisa, Spoleto, Taranto e Terni: “La navigazione tra tradizione e innovazione“. L’azione del navigare, qui, è vista come un viaggio virtuale nel tempo, tra epoche diverse, ma anche nello spazio, fra arte, cultura e scienze, da sempre all’insegna della sperimentazione.

In particolare, i tre criteri guida del lavoro che hanno portato a scegliere lei tra le altre sono stati qualità di presentazione, contenuti -con un dossier significativo- e sostenibilità del progetto. Tutti elementi chiave per una città degna di tale titolo.

Parma: come visitare la città in un solo giorno

Parma
Parma

In questo articolo vi parleremo di Parma e nello specifico di come visitarla in un solo giorno.
Città della Musica” è quel che si legge appena entrati a Parma. Questa, tuttavia, non è la sola attrattiva del piccolo agglomerato emiliano, infatti si possono far visita a monumenti artistici, costruzioni storiche e assaggiare allettanti piatti tipici. In una sola giornata trascorsa a Parma ammirerete i suoi plurimi aspetti: vediamo insieme come organizzare la visita di Parma in un giorno.

Innanzitutto tenete in considerazione che arrivare in treno è una soluzione ideale, poiché la stazione ferroviaria si trova a pochi passi dal centro storico. Per quelli che invece prediligono l’automobile, sono fruibili varie zone di sosta a pagamento nei pressi del centro. Per quanto riguarda invece gli spostamenti all’interno del borgo, questi possono avvenire tranquillamente a piedi, sia per i tratti ridotti, sia per godere in pieno della vostra gita, scoprendo sobborghi e scorci.
La prima sosta che suggeriamo è il complesso della Pilotta e dunque la Biblioteca Palatina, il Teatro Farnese e la Galleria Nazionale. Senz’altro, in un tempo definito non più alto di tre ore, riuscirete a visitare l’intero complesso. Nel caso in cui il tempo non tendi dalla vostra parte, scegliete di far visita al suggestivo teatro Farnese, ideato e concepito dall’architetto Argenta.

Dopo aver visitato il complesso della Pilotta, fermatevi un attimo a contemplare l’ampia piazza adiacente, ovvero il Piazzale della Pace. Qui troverete la fontana grande che prende l’aspetto della chiesa antica, annichilita ai tempi bellici. Dopo di che, visitate anche il Teatro Regio, che decanta un’affascinante stagione concertistica e un gran numero di festival lirici.

In seguito, recatevi nella Piazza del Duomo, e visitate il Battistero, che è costituito di marmo rosa, e ottimizzato ulteriormente nel suo incanto grazie alle formelle, che rappresentano animali. Volendo a questo punto, potrete visitare le molteplici chiese presenti nella zona, come ad esempio la cappella di Santa Maria Assunta, dove potrete apprezzare la cupola affrescata da Correggio e l’affascinante scultura di Antelami.

Qualità della vita: vince Bolzano, poi Milano

È stata al centro delle polemiche di questi giorni per l’elevato tasso di inquinamento della sua aria, ora Milano si prende la sua rivincita. Nell’edizione 2015 della ricerca del Sole 24 Ore sulla Qualità della vita nelle province italiane, infatti, trionfa Bolzano, seguita proprio da Milano. A chiudere il podio Trento, al 3° posto. Ultima Reggio Calabria.

Per Milano si tratta davvero di un successo: rispetto all’ottavo posto del 2014, il capoluogo lombardo ha fatto un netto salto in avanti. La città meneghina era riuscita ad arrivare fino alla quarta posizione nel 2005 per poi registrare una lenta e continua discesa. Fino al 21° del 2010. Un vero e proprio trionfo, dopo quello di Expo, ottenuto grazie all’eccellenza raggiunta nel parametro del “Tenore di vita”.

Anche quest’anno l’indagine del giornale ha preso in considerazione sei aree tematiche (Tenore di vita, Affari e lavoro, Servizi/Ambiente/Salute, Popolazione, Ordine pubblico, Tempo libero) per un totale di 36 indicatori con relative classifiche parziali, di tappa e finali. Tra le novità metodologiche il fatto che le province considerate siano salite da 107 a 110, per l’aggiunta di nuovi dati statistici anche per le province di Bat (Barletta-Andria-Trani), Fermo e Monza Brianza.

La top 10 del Sole 24 Ore vede trionfare il Nord e il Centro, con città di piccole o medie dimensioni (ad eccezione di Milano e Firenze), quasi tutte situate lungo l’arco alpino (Bolzano, Trento, Sondrio, Cuneo, Aosta).

Bolzano, però, è riuscita ad ottenere il titolo grazie ad una serie di indicatori a favore: nei primi due capitoli (tenore di vita e affari e lavoro), eccelle nel tasso di occupazione (71%), nella quota di crediti in sofferenza (solo 5,7%), nei consumi (2.660 euro per famiglia, 700 in più della media), in Popolazione, come per esempio per l’indice di vecchiaia e la speranza di vita, e nel Tempo libero (spettacoli, sport e spesa dei turisti stranieri).

Premiazione ‘Bandiere Blu’: passi in avanti per il turismo italiano

style.it

La premiazione della 28esima edizione della ‘Bandiere Blu’ organizzata dal Fee – la Foundation for Environmental Education – porta quest’anno al nostro paese qualche soddisfazione.

I comuni più ‘virtuosi’ che hanno ricevuto l’ambita bandiera per la buona tutela delle acque di balneazione sono infatti 140, 5 in più rispetto al 2013.

In testa alla classifica rimane la Liguria, seguita dall’Emilia Romagna – che si porta a casa 9 vessilli blu – il Veneto e il Lazio, con 7 bandiere. Campania e Puglia confermano rispettivamente le 13 e le 10 bandiere dello scorso anno mentre a sorpresa la Sardegna – con l’uscita di Castelsardo dalle mete premiate – si ferma a soli 6 riconoscimenti.

Nonostante l’uscita dalla classifica di località di un certo peso turistico quali Porto Recanati, Alba Adriatica e Sanremo, l’Italia mostra comunque un miglioramento sotto il profilo della tutela delle proprie acque di balneazione. Sono infatti 269 le spiagge che appartengono ai 140 comuni premiati, pari al 10% delle località insignite dello stesso riconoscimento a livello internazionale. A cui vanno aggiunti i 62 approdi turistici che hanno ricevuto la bandiera blu.

I parametri con cui questa selezione è stata compiuta sono garanzia della reale qualità delle spiagge e dei luoghi turistici premiati. I controlli infatti prevedono la verifica dell’efficienza nella depurazione delle acque reflue e della rete fognaria, il corretto funzionamento della raccolta differenziata e delle aree pedonali e ciclabili, fino ad arrivare alla presenza di servizi efficienti nelle spiagge e di uno spazio dedicato all’educazione ambientale nelle scuole e fra i turisti. E ancora la qualità delle strutture alberghiere, la certificazione delle procedure di enti e strutture turistiche del territorio e una pesca sostenibile.

Ma è con soddisfazione che l’Italia – nonostante i problemi legati alla crisi economica – riesce a far valere i propri sforzi per arrivare ad un turismo sempre più eco-sostenibile. Perchè – come dice Claudio Mazza, presidente della Fee Italia – “l’attenzione all’ambiente in ogni sua declinazione è l’elemento di partenza per sviluppare una destinazione turistica” e a far si che i visitatori possano apprezzare fino in fondo le bellezze che il nostro paese ospita.