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Per tutte le studentesse universitarie arriva sempre il periodo prima dell’esame, quello in cui si fa di tutto pur di apprendere la maggior quantità di nozioni possibile per arrivare a quel tanto desiderato 18. Perché a una settimana dall’orale a cosa si può puntare se non al minimo indispensabile? Soprattutto se l’esame in questione corrisponde a ben 12 crediti dell’intero percorso all’università.

Si corre subito ai ripari e si cerca di rimediare – in pochi giorni – a mesi e mesi di studio: l’unica soluzione è quella di chiudersi in casa – buttare la chiave – e concentrarsi solo ed esclusivamente sullo studio, trasformandosi in quell’essere quasi mitologico che tutti conosciamo con il nome di “studentessa sotto esame“.

Ma da cosa la riconosciamo?

Outfit

Se una studentessa indossa gli stessi vestiti da qualche giorno il motivo è sempre e solo uno: la data dell’esame è molto molto vicina. Gli unici outfit che una SSE – studentessa sotto esame – conosce sono quelli composti dal pigiamone e dalla tuta, abbinata alle calzine antiscivolo. La parola d’ordine è “comodità” quindi via tutti quei capi che non fanno stare seduti alla scrivania con le gambe incrociate. Il giorno dell’esame, però, rientrare nei jeans sarà un’impresa.

Capelli

Mollettoni, forcine, cerchietti, code, trecce e capelli fuori posto accompagneranno la studentessa per tutti i giorni che precedono l’esame perché il tempo di lavare la lunga chioma e fare una bella piega proprio non si sa dove ritagliarlo. I capelli sono così inguardabili che tutte le volte che passa davanti allo specchio si spaventa del suo aspetto: in quei momenti desidera solo che arrivi presto il giorno dell’esame.

Cibo

Una studentessa sotto esame mangia, mangia e ancora mangia. Ingurgita caramelle, torte, panini, barrette dietetiche – per stare attenta alla linea – come se non ci fosse un domani. E ha pure il coraggio di lamentarsi del fatto che in casa non ci sia niente da mangiare in grado di soddisfarla, perché quando l’ansia l’assale la può combattere facendo il pozzo senza fondo. Solo la bilancia impazzita saprà mettere un freno a questa voglia matta e disperata di mangiare.

Caffè

L’unico modo per non addormentarsi con la testa sui libri è bere caffè. La mattina appena sveglia, a metà mattina, dopo pranzo – per combattere l’abbiocco – a merenda e dopo cena per non farsi trascinare da Orfeo nel mondo dei sogni. Non chiedetevi poi il perché del nervosismo e della schizofrenia: dopo tutto la studentessa sotto esame dirà che ha bevuto solo un paio di caffè.

Ricordi

La riconosci lontano un miglio: è quella che, seduta al tavolo della sua scrivania, con libri e appunti sotto il naso, sconsolata perché continua a ripetere ma non ricorda nulla di quello che studia, accende il computer e guarda tutte le foto delle vacanze appena finite, quelle in cui era ancora abbronzata e con il sorriso sulle labbra, grazie alla spensieratezza del dolce far niente. E, inevitabilmente, la tastiera si riempie di lacrime.

Scrivania

La scrivania della SSE si trasforma in una vera e propria cartoleria: pennarelli, evidenziatori di ogni forma e colore, quaderni, fotocopie e libri invadono tutti gli spazi del tavolo, non lasciando nemmeno un minimo spazio a tutto ciò che non ha a che vedere con l’esame. Mettere a posto sarà una faticaccia.

Peluria

Non domandiamoci perché il fidanzato della studentessa sotto esame non le chieda di vedersi in periodo di esami. Il tempo per studiare stringe, figuriamoci se deve pensare anche ad essere in ordine per il proprio ragazzo. Saprà aspettare, a meno che non voglia avere a che fare con l’intricata foresta equatoriale.

Uscite

La studentessa sotto esame sembra una suora di clausura: non esce di casa nemmeno a pagarla, ogni minuto è prezioso per memorizzare qualche nuovo concetto. La voce dei suoi amici, ormai, la sente solo su Whatsapp e le uscite serali e senza pensieri sono solo un lontano ricordo. Ma, appena finito l’esame, si ricomincerà come prima, se non peggio.

Impegni

Impegni? Quali impegni? Sotto esame la studentessa rimanda ogni cosa a dopo l’esame, senza sapere bene in che guaio si sta cacciando. Se prima era stanca per lo studio dopo lo sarà ancora di più per la miriade di cose che deve fare, tutte quelle che ha rimandato – in primis le serate con gli amici ed un giretto dall’estetista.

Voglia di studiare

Quando fa fatica a studiare la studentessa dà sempre la colpa all’ansia e al ritorno dalle vacanze, quando in realtà la voglia è pari a zero. Le uniche cose che vorrebbe fare sono dormire, guardare serie tv o tornare indietro nel tempo, ad un mese prima, quando era sdraiata in spiaggia a prendere il sole e non era costretta a scrivere su tutti i social “cercasi voglia di studiare (anche usata)“.