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“Basta un poco di zucchero e la pillola va giù!” Così cantava Mary Poppins nel film Disney del ’64, e in un prossimo futuro la conoscenza potrebbe essere racchiusa in una semplice pillola da ingerire, anche senza lo zucchero.
Nicholas Negroponte, scienziato fondatore del MIT Media Lab, prevede che nei prossimi trent’anni gli esseri umani potrebbero attingere al sapere grazie ad una pillola, spaziando in campi come la letteratura, la matematica e le lingue. Spendere ore e ore sui libri a studiare e a coniugare i verbi sarà quindi un ricordo lontano.

Durante un TED talk a Vancouver, in Canada, Negroponte ha spiegato che gli esseri umani sono nati per ‘nutrirsi’ di informazioni attraverso gli occhi, ma la conoscenza può passare attraverso altri canali, come quello digerente. “Vuoi sapere l’inglese? Prendi una pillola e parlerai inglese. L’informazione contenuta nella pillola passerà attraverso il flusso sanguino, per raggiungere il cervello, quindi si depositerà nel posto giusto della corteccia.”

Un messaggio per i più diffidenti: quest’uomo aveva già previsto la ‘morte’ dell’uso del controllo mouse\computer negli anni ’80, anticipando l’introduzione del touch screen per smartphones e tablets.
Non solo: nel 1995, Negroponte disse che in futuro avremmo comprato libri e giornali online leggendoli attraverso lo schermo del nostro computer. Gli ebooks vi dicono niente?
All’epoca, molti si erano presi gioco di lui e delle sue strampalate previsioni, ma a distanza di anni, si sono dovuti ricredere. “Quante volte nella mia vita mi sono detto ‘tra dieci anni questo accadrà’, e dopo dieci anni, le mie previsioni si sono avverate.”

Tornando alla pillola della conoscenza, il paragone con Matrix è inevitabile. Nel film, il protagonista ha a disposizione due pillole da ingerire, una blu e una rossa. La prima rappresenta la serenità senza consapevolezza, e la seconda la consapevolezza senza serenità.
In altre parole, semplicemente ingoiando una delle due pillole, Neo acquisisce in pochi istanti nuove capacità e competenze, iniettando programmi avanzati nel proprio cervello.

Se davvero fosse possibile, stando alla fama di indovino di Negroponte, in un prossimo avvenire viaggiare, studiare e lavorare sarà semplice come bere una pillola in un bicchiere d’acqua.