Seducono e abbandonano come se fossero biologicamente progettati per quello. Spesso senza mettere in conto che le donne sono, invece, biologicamente progettate per la vendetta. E, almeno per una volta nella vita, o, nei casi più gravi, sempre, finisce che quelli sedotti e abbandonati sono loro.

E, in questi casi, se al mondo riservano le loro reazioni da duri, così superiori e riservati, in solitaria mettono su delle infelici rappresentazioni teatrali che coinvolgono madre, padre, cane, gatto, vicina pensionata e pregiudicato del piano rialzato.

La redazione di Bloglive ha raccolto le dieci classiche reazioni degli uomini dopo il fatidico “tra noi è finita”.

1.Terapia del luppolo
Bionda o rossa, italiana o tedesca, fresca o, beh, fresca, la birra è il momento migliore nella giornata di uomo. Se poi consideriamo che la giornata in questione è la giornata no di un periodo no, il sollievo è ancor più comprensibile. E non si sa ancora se il merito sia delle bollicine che, scorrendo vivaci giù per il tubo esofageo, stimolano la riflessione, o se sia del suo sapore amaro, che paragonato al “dobbiamo parlare” dell’ormai ex fidanzata sembra una spruzzata di cannella, fatto sta che il luppolo diventa il dottor Stranamore per il povero maschio deluso. E poco importa se inizierà a chiamare la madre Meinel Braeu e il padre Warsteiner, ciò che conta è bere come se non ci fosse un domani.

2.Stalking telefonico
Il più pressante degli operatori telefonici prenderebbe appunti davanti ai copiosi tentativi di chiamata di un neo-mollato: cronologicamente successivi alla terapia del luppolo, risultano essere talmente imbarazzanti che, a distanza di qualche giorno, il protagonista stesso vorrà chiamare un call center a caso solo per scusarsi. Dal “sono cambiato” al “ripartiamo da qui, più forti di prima“, i monologhi deliranti con la segreteria della perduta amata, non faranno che alimentare i crescenti dubbi sulla di lui sanità mentale.

3. Stalking social
Differente dalla prima tipologia di stalking, la seconda si divide principalmente in tre fasi, attuate a distanza di qualche giorno dalla rottura e perpetrabili, a seconda del disagio psichico dell’interessato, per lassi più o meno elevati di tempo.

Fase uno: tu profilo es mi casa. In questo primo momento, l’attento studio e l’analisi del profilo dell’ex “cucciolina”, sono in grado di fornire informazioni utili su tutti i suoi spostamenti, sulla sua regolarità intestinale e sulla sua ovulazione. Il cucciolino passerà ore e ore a scorrere su e giù con il dito sul mouse, rimembrando la bellezza della sua dolce amata e lacrimando davanti alle foto insieme. Solo il morbo di Dupuytren potrà fermarlo.

Fase due: tabellazione delle attività sui social. In questa seconda fase, l’inquietudine regna sovrana. Come la copia sfigata di John Nash, l’abbandonato lavorerà full time alla raccolta di likes e commenti posti sotto gli status della donna della sua ex vita. Li segnerà ovunque, sui vetri, sui post-it, sui muri, ma non vincerà il Nobel.

Fase tre: lontana dagli occhi, lontana dal cuore. Consapevole di essere vicino all’autodistruzione, l’uomo deluso tenterà di salvare quell’ultimo briciolo di dignità che gli resta. O forse la conserverà per perderla in maniera più drammatica più tardi. E così, blocco del suo account su Facebook, rimozione dalla lista– rigorosamente dopo aver imparato il suo numero a memoria- dei contatti e defollow su Twitter.

4. Dante e Petrarca levatevi proprio
Se fino a quel momento l’espressione più raffinata dei suoi pensieri era stata il rutto, da lì in poi i neo-poeti aderiscono al dolce stil novo. Serenate, sonetti, rime baciate, ma anche rime istigate al suicidio, si aggiungono ai miseri tentativi di riconquista. Come Dante però, finirà in bianco.

5. E levati pure tu, Tiziano Ferro
Le band emo sotto metadone si trasformano nei migliori momenti di musica che gli uomini straziati si regalano. Le cuffie nelle orecchie, le lacrime agli occhi, le parole di Tiziano sulle labbra, un laccio emostatico al braccio e una siringa nella mano. The Walking Dead. Decisamente sì.

6. Chiodo scaccia chiodo
In realtà aspettavano dall’inizio della loro relazione di farlo. Sì, di avere i motivi per giustificare avventure facili. Ed eccone tanti serviti: vendetta, rabbia, voglia di sfogarsi, materia grigia in ferie. E così si va a spulciare nei meandri più oscuri della rubrica o si accerchiano ragazze svestite nei locali, sul bus, al supermercato o ovunque ce ne sia una che respiri. E fanno quello che è stato fatto a loro, seducono e abbandonano. È d’obbligo un minuto di silenzio per le ragazze-chiodo utilizzate per scacciarne un altro.

7. “Ho scritto t’amo sulla spalla”
Nella vita sono tante le cose di cui ci si pente. Ma i tatuaggi di coppia neanche la meritano la penitenza. Iniziali e cuoricini, una volta finita la relazione, si trasformano in dubbie rappresentazioni d’inchiostro. Ci si vorrebbe amputare un arto pur di rimuovere quel tattoo che ricorda solo quanto si è stati stupidi a pensare che fosse “per sempre”. E che ricorda agli altri quanto è stato stupido farselo tatuare.

8. Mamma vado in Erasmus
No, ufficialmente i maschietti non lo dicono. Ma la pratica di questa teoria è quello che realmente avviene: giorni interi passati fuori casa, notti brave con gli amici, week end fuori porta o semplici passeggiate, solo per non pensare a lei e per non rispondere alle domande, colme di tatto, della mamma che “ti vedo sciupato”.

9. Felice per finta
Avete presente quelli che si fanno i selfies in bagno senza accorgersi che oltre agli addominali e ai bicipiti in bella mostra, ci sono anche le confortevoli porcellane, lì a fargli da sfondo? Gli uomini che fingono di aver rimesso insieme i pezzi rotti del proprio cuoricino, solo per farla rodere, risultano esattamente così. Fighi, per il tempo di uno scatto, ma pur sempre in bagno.

10. O.T.R.(Operazione Tabula Rasa)
Dopo aver superato, forse con qualche querela o danno fisico, i nove punti antecedenti, il deluso decide di essersi stufato. Con la pancia in dentro e il petto in fuori, realizza di dover alzare i tacchi e allontanarsi da quella nostalgia tossica. Così si sottopone a una lobotomia per dimenticare il numero della sua ex, getta via tutte le testimonianze, fotografiche e non, presenti sul globo della loro relazione ed è pronto ad essere sedotto e abbandonato. Di nuovo.