Week end di festeggiamenti per George Clooney e Amal Alamuddin che sono ufficialmente marito e moglie. Il matrimonio più atteso e chiacchierato dell’anno è stato celebrato ieri a Venezia, dove il divo dei divi e l’avvocatessa libanese si sono scambiati le romantiche promesse. La cerimonia è stata una privata, caratterizzata da rito all’americana e officiata in inglese dall’amico di Clooney, Walter Veltroni (con cui condivide l’impegno per l’Africa) all’hotel Aman, che affaccia sul Canal Grande. I festeggiamenti sono proseguiti oggi con un pranzo nel giardino dell’hotel Cipriani. Il rito ufficiale, approvato dalla giurisdizione italiana avverrà invece domani in municipio.

Completo grigio chiaro firmato Armani per lui, abito bianco con fiori rossi firmato Alexander McQueen per lei. Nel periodo dei preparativi pre-matrioniali passò un’ora intera nello store londinese a Clerkenwell in compagnia della mamma giornalista Baria, prima di scegliere quello giusto I due hanno pronunciato il fatidico sì davanti a circa 200 invitati, tra amici e parenti. Presente alla cerimonia mezza Hollywood: da Matt Damon ad Anna Wintour, direttrice di Vogue America, da Ellen Birkin a Grante Helsov, da Cindy Crawford con il marito Rande Gerber, a Bono Voc e signora. Assenti invece Brad Pitt e Angelina Jolie, così come Sandra Bullock.

Lo sposo e molti degli ospiti sono arrivati a Palazzo Papadopoli, l’edificio che ospita l’hotel Aman, a bordo di 14 imbarcazioni, ognuna delle quali è stata contrassegnata da una bandierina con il monogramma della coppia, “AG“. Dopo la cerimonia, lo spostamento al banchetto, con tanto di fotografi, giornalisti e curiosi che hanno aspettato per ore per poter vedere George e gli amici vip, così come la sua bella moglie, Amal. Un tendone marrone proteggeva all’ingresso la privacy di Clooney e degli ospiti. Rose bianche ovunque nei saloni del Papadopoli, dove l’arredamento minimalista e i divani total white sembrano arrivati per caso. Tanto che la sposa ha preteso di riarredare alcune sale e la camera da letto.

Poche le informazioni che sono trapelate dall’evento, dato che i diritti della festa sono stati ceduti a Vogue America. Sappiamo però che durante la festa, che è proseguita fino all’alba, la musica è stata affidata a un’orchestra d’archi e ad un trio jazz, per l’esecuzione di standard americani. George ha omaggiato inoltre la sposa con una “When I fall in love” di Nat King Cole.

Ecco le prime foto dopo il “sì”.