Siamo donne: apriamo gli occhi a prima mattina e dopo dieci minuti abbiamo fatto la metà delle cose che un uomo fa in una settimana. Ci muoviamo, ragioniamo velocemente, portiamo a termine tutte le piccole missioni quotidiane e nel frattempo cediamo ai peccati di gola in preda allo stress, alle mancanze o, semplicemente, alla fame.

E come li bruciamo questi piccoli peccati? Ma soprattutto, li bruciamo? Non sempre, a causa del tempo, ma in molti casi, a causa della paura di mostrarsi mentre si fa sport. Molte donne si rinchiudono in se stesse, rinunciando all’attività fisica pur di restare al sicuro dai riflettori. La Sport England, sensibile nei confronti dell’attività fisica femminile e dotata di dati numerici concreti, ha promosso, attraverso la campagna This girl can, lo sport condotto dal sesso femminile.

Sembrano essere, infatti, due milioni circa le donne che non praticano attività sportiva rispetto agli uomini. Un dato in contrasto con i finanziamenti che ogni anno lo stato riserva per le attività fisica e per le infrastrutture ad essa dedicata.

Secondo la campagna, le donne dovrebbero scegliere una vita sana, di sport e alimentazione corretta, non perché odiano il proprio corpo, ma perché lo amano. Ne amano la salubrità, con gusto e fatica. Così ecco gli scatti e un video di donne normali, piene di difetti, ma rese belle dallo sforzo e dalla loro normalità.

Dunque, il segreto? Più sport, più felicità, più self confidence, questo è il messaggio della campagna pubblicitaria. Un messaggio che arriva dritto al sodo, senza alcun giro di parole.