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Eppure mi piaceva, prima di vedere i mocassini gialli sotto ai jeans col risvolto.

Sorseggiavamo un Rossini Selene ed io, quando i nostri occhi sono caduti sullo stesso uomo: ma come è vestito quello?
E così abbiamo pensato che Blog di Lifestyle meritava un fantastico decalogo in merito.
Ecco i 10 peggiori look maschili che potrete trovare in giro in un locale qualsiasi, una sera qualsiasi.

L’uomo col tacco anni 70

Si sente John Travolta ne “La febbre del sabato sera”.
Caro, siamo nel 2014, ma tu non lo sai. Sembri spaesato, e allora ti diamo un consiglio: il passato lascialo alle spalle, e quei mocassini nell’armadio. Vedrai che la possibilità che in questo presente tu possa essere guardato da una donna aumenterà notevolmente.

L’uomo Forrest Gump

Capello corto, polo e pantaloncino al ginocchio. Dalla panchina si è alzato, ma a giudicare dalle scarpe da corsa che indossa qui zero sorprese: la tua scatola di cioccolatini, anche stasera, resterà vuota.

Il pallavolista

Ma a cento chilometri dal mare. Quindi: con la camicia che fa tanto macho, e short che farebbero invidia alla mia culotte da notte, dove pensi di andare? Se almeno tirassi giù i calzetti, allora forse, e dico forse, si potrebbe pensare che tu sia appena tornato dalle vacanze. A casa, a cambiarti, e ne riparliamo.

Il malato terminale

“Metti la maglia della salute che se no ti ammali” diceva la mamma.
Si chiama outfit da trauma infantile e consiste nel fatto che ogni uomo abbia nel proprio armadio una quantità innumerevole di canottiere e maglie che gli donano quell’aria a metà tra ho la lebbra e ho il colera. Amore, capisci che nel dubbio non ti si avvicina nessuno.

Il finto gay

Sedere in dentro e petto in fuori per sfoggiare un jeans più aderente di quello che indosso io quando voglio mettere in risalto il lato B, e la magliettina rigorosamente rosa con lo scollo a “V”. Un anello per quante dita mamma ti ha fatto, la catena lunga, e la camicia aperta a fantasia floreale. Quando ti vedo mi viene in mente il mio amico Jean che mi dice: “Noi gay quelle camicie da froci non le indossiamo”.

San Francesco è tra noi

Per quanto se ne dica che il potere mistico di far coagulare il sangue appartenga a San Gennaro, l’effetto del tuo sandalino ti garantiamo che non è da meno. Adesso, da buon praticante francescano spogliati di tutti i tuoi averi e lasciati rifare il guardaroba, sù.

Man in bag

Intendiamoci subito, queste due parole possono andare insieme o perché tu lavori in borsa, o perché stai sorreggendo le mie borse dello shopping. No a: tracolle, marsupi, borselli e tutto quanto rimandi alla mia fantastica Louis Vuitton. È mia, solo mia, fatta apposta per me, chiaro?

L’uomo pusher

Sguardo cupo, non parla con nessuno, cappuccio grigio e se non peggio nella variante cuffietta blu in testa. Sì, ok amico, sei cupo e triste ma almeno roba buona ne hai?

Yo sorella, come butta?

Pantaloni troppo larghi con tanto di elastico delle mutande che fuoriesce, secondo lui – minuto e alto quanto me – basta una maglia taglia XL con su una stampa in inglese, che dopo aver indossato un cappello al contrario si sentono Fifty Cent.
No baby, i’m sorry! Non sembri nemmeno Moreno.

L’uomo perfetto

Ehi tu, ti stiamo osservando, ci vedi?
I tuoi vestiti non risaltano più di te, e noi li guardiamo solo perché stiamo diabolicamente pensando a come toglierglieli.
Dove hai detto che vai di bello stasera?

Ah, vai a letto che domani devi lavorare, finire in tempo per la palestra, passare a salutare la mamma, andare a dare da mangiare al gatto e portare la tua ragazza a cena fuori?

Cameriere!
Un altro Rossini, grazie.

[A cura di Francesca Viviana Pagano & Selene Maggistro]