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Tante le possibilità di acquistare capi d’abbigliamento online e purtroppo tante le probabilità di sbagliare la taglia. La startup italiana nata nel 2012, la Xyze, vuole evitare proprio questo, per non indurre il consumatore ad acquistare nei negozi tradizionali. Come? Ideando un metro sartoriale digitale da polso, da indossare come un braccialetto, per permettere ai clienti di evitare di sbagliare le misure.

Camicie da uomo troppo strette, gonne ed abiti troppo larghi, quante volte lo shop on line è stato un fallimento. La soluzione a questo è stata studiata dalla Xyze, rileggendo la cultura sartoriale italiana in chiave moderna, apprezzata e copiata in tutto il mondo, e servendosi delle ultime e più innovative tecnologie. Tutto si basa quindi sull’utilizzo del metro: non più quello classico sartoriale, usato sapientemente dalle mani esperte dei sarti, ma un metro digitale da indossare al polso proprio come un braccialetto, permettendo così al cliente di prendere le misure giuste.

Il metro digitale in questione si chiama On. I dati rilevati da questo metro vengono inviati ad una applicazione web mobile che li trasforma nel “Xyze Id“, cioè una carta di identità della taglia da utilizzare al momento dell’acquisto su un e-store, per effettuare successivamente lo shop online. Partendo da questo tipo di riconoscimento, un algoritmo è poi in grado di calcolare il rapporto tra le nostre misure e il capo di abbigliamento selezionato indicando la taglia giusta del capo da comprare.

I vantaggi di questo innovativo metro sartoriale digitale sono molteplici: da un lato c’è il potenziale cliente che si sente più sicuro di aver scelto la taglia giusta e decide di acquistare online. Dall’altra le aziende: negozi monobrand o catene multimarchio che aumentano così le loro vendite abbattendo i costi sui prodotti resi dai clienti. Una catena perfetta, studiata da Andrea Mazzon, Paolo Spiga e Cristian Veller, i tre co-fondatori di Xyze.