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Il vino subacqueo, cioè la moda di far invecchiare il vino sott’acqua, è una pratica che sta diventando sempre più diffusa soprattutto in Spagna, Italia e Francia.
Il vino Lagunare, lo spumante Abissi, la cantina subacquea in Spagna sono degli esempi molto importanti riguardo la pratica del vino subacqueo; ultimamente anche in Francia, una delle griffe più importanti di Bordeaux cioè Chateau Larrivet Haut-Brion, invecchia un Bordeaux sotto il livello del mare.

Quella di fare invecchiare il vino o lo spumante sott’acqua è una pratica che nasce per caso, per scommessa, per errore, come nel caso delle 6.500 bottiglie di spumante dell’azienda ligure, fatte invecchiare a 70 metri di profondità. L’azienda in questione si chiama Bisson di Chiavari, ed è la prima che in Italia ha fatto un esperimento d’avanguardia di spumantizzazione subacquea.

L’esperimento è iniziato nel 2009 con la posa in fondo al mare delle 6500 bottiglie divise in vari gabbioni; data la profondità a cui sono state immerse, le bottiglie hanno potuto godere del perfetto bilanciamento di pressione, ottenendo un’omogenea spinta dall’interno verso l’esterno e viceversa. Questo effetto di pressione ha favorito un intenso amalgamarsi delle bollicine e conferito al vino subacqueo un miglior aspetto organolettico e quindi una maggiore sensazione di piacere nella degustazione. Un altro importante aspetto è stato l’effetto dondolo svolto naturalmente dalle correnti marine che ha permesso di mantenere in sospensione le cosiddette fecce; processo che nel normale invecchiamento in cantina viene attuato tramite appositi macchinari.

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Un altro importante esperimento di vino subacqueo è quello del Lagunare, un vino vissuto affinandosi fra terra e mare. Il vino in questione è un rosso che finisce sott’acqua quando è ancora dentro la botte e l’insieme della porosità della botte, degli scambi tra ambiente interno e ambiente esterno, e il fatto che le bottiglie siano sommerse, rende questo vino veramente unico. In progetto c’è, anche, la produzione di un Lagunare bianco e di un passito sempre con gli stessi metodi di invecchiamento subacqueo.

In Spagna, invece, il vino subacqueo viene fatto invecchiare direttamente in una cantina sottomarina che si chiama Lseb (Laboratorio submarino envejecimiento bebidas); si tratta di un luogo composto da particolari moduli per contenere le bottiglie, adagiati sul fondale e attrezzati con sensori e videocamere che trasmettono in tempo reale in superficie, i dati registrati. L’esperimento spagnolo è mirato a dimostrare quali sono gli effetti positivi che l’acqua del mare ha sull’invecchiamento del vino.

I due casi italiani, quello spagnolo, quello recente francese, sono ancora rari ma sono destinati, in futuro, a portare numerose novità nel profilo organolettico del vino subacqueo e sicuramente saranno d’esempio per altre cantine vinicole che inizieranno a dedicarsi a questa particolare pratica di invecchiamento.