In termini di parità di genere, ci sono ancora tanti punti da chiarire, ma con l’avvento dei social, le campagne che si schierano contro la diversità tra uomo e donna sono sempre di più. Una di queste prende il nome di “It was never a dress”. La campagna è un invito a cambiare la percezione con cui si guarda la donna raffigurata nelle porte dei bagni pubblici con la seguente domanda: se quello che appare come un vestito, nascondesse in realtà un mantello da super eroe?

L’idea è stata promossa dalla compagnia Axosoft e dalla sua curatrice Tania Khan che, raffigurando la donna con un mantello, vogliono celebrare la sua figura come simbolo di audacia e sensibilità, senza dimenticare di elogiarla per quello che riesce a compiere ogni giorno e apparentemente solo in pochi considerano importante.

Come ormai tutti sanno, infatti, nella scienza, nella tecnologia, nelle arti, nella matematica, nella politica, nel lavoro, nelle case, le donne sono spesso poco considerate e guardate con sufficienza. Si ritiene che una donna non sia in grado di farsi valere in certi mestieri e spesso si sottovaluta il suo impegno a casa.

It was never a dress vuole essere un invito a cambiare questo atteggiamento e a ricordare a tutti, uomini e donne, che dietro quel vestito si cela un eroe.

Ma come per ogni battaglia, la consapevolezza del proprio coraggio e valore deve nascere, in primis, dal soggetto stesso. Chi meglio di una donna può elevare la voce per dire no alla sottomissione, all’umiliazione e a chi la vede solo come una bella presenza priva di cervello e cuore? Ecco perché il sito it was never a dress chiede di condividere storie, immagini, che possano onorare tutte le donne così da mettere il primo tassello di questa campagna.

Nelle prossime settimane, sarà chiesto invece di inviare altri contenuti che mostrino in maniera oggettiva la realtà dei fatti che ci circondano. Una contrapposizione che punterebbe a far riflettere su quanto le virtù delle donne al giorno d’oggi siano realmente valorizzate, così da iniziare a stendere una lista di buoni propositi.

Ma per il momento lasciamo spazio a questo primo passo con le immagini della donna eroe. A voi le foto per la campagna “it was never a dress”, in cui compare anche la sua curatrice Tania Khan.

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[Credits photo: borepanda.com]