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La radice Konjac, simile ad una barbabietola, sembra rappresentare la moda del momento.

Ampiamente utilizzata dai giapponesi sia come rimedio naturale per curare tosse, asma, ustioni, nonché a livello culinario, è un alimento ricco in amminoacidi, fibre altamente digeribili, proteina grezza pari al 10% ed oligominerali quali ferro, calcio, zinco, fosforo e manganese, mentre presenta pochissimi carboidrati e grassi.

La fibra alimentare ricavata da questa radice, il glucomannano, ha la caratteristica di rigonfiarsi a contatto con l’acqua.
Questo determina un aumento del proprio volume formando una vera e propria massa gelatinosa.

Questa, rigonfiandosi, favorisce la distensione delle pareti gastriche permettendo quindi di ridurre la sensazione di appetito.

A livello enterico invece, come tutte le fibre alimentari, stimola e favorisce la peristalsi intestinale, riduce l’assorbimento di glucidi e lipidi, rappresentando quindi un ottimo coadiuvante nelle diete ipocaloriche volte alla perdita del peso corporeo.

In realtà questa radice sta diventando nota non tanto per le sue proprietà nutritive, bensì per il suo ridotto valore calorico.

Dopo essere stati raccolti, i tuberi vengono puliti, cotti, essiccati e ridotti in farina.
Questa farina può essere impiegata per svariate preparazioni tra cui la realizzazione degli shirataki, una sorta di noodles, molto simile nella forma alla pasta occidentale.

In commercio gli shirataki si possono trovare o immersi in un liquido, quindi andranno semplicemente risciacquati in acqua tiepida, o secchi da reidratare in acqua bollente, per poi essere conditi come più si preferisce siccome rappresentano un alimento completamente insapore.

Il loro valore calorico?
Nel primo caso, già reidratati, avranno un valore calorico pari a 10 Kcal ogni 100 grammi di prodotto, mentre per la versione secca da reidratare il valore calorico sarà pari a 20 Kcal ogni 100 grammi.
Inoltre è un alimento privo di glutine, idoneo quindi anche per i soggetti affetti da celiachia.

Il glucomannano viene inoltre utilizzato ampiamente nell’industria alimentare sia come farina per confezionare biscotti, gallette, sia come addensante, facilmente riconoscibile nell’etichetta nutrizionale con la sigla E425.

Controindicazioni

Anche se il ridottissimo contenuto calorico rende il prodotto molto attraente è importante evidenziare che il loro consumo non è consigliato in tutti i soggetti.

Ad esempio, dato il loro bassissimo contenuto energetico, non è raccomandato nelle donne durante la gravidanza o in fase di allattamento.

Allo stesso modo in tutti quei soggetti in cui si osserva un elevato tasso di ipoglicemia, sarebbe bene evitarne il consumo data la capacità del glucomannano di abbassare ulteriormente il glucosio nel sangue.

Anche se state seguendo una specifica cura farmacologica, parlatene con il vostro medico in quanto il glucomannano può ridurre la naturale disponibilità di altri farmaci per via orale.

Attenzione inoltre a non abusare di questo prodotto. Diversi studi scientifici hanno infatti evidenziato come un eccessivo consumo di questa sostanza possa comportare problematiche a livello epatico e fastidi a livello gastro intestinale.

Una buona alimentazione è amica della salute.