flirt

Le classiche farfalle nello stomaco. Chi non le ha mai sentite? Ma a cosa è dovuto questo modo dire, o meglio quali sono i processi che subisce il nostro organismo all’inizio di una relazione o durante un flirt? A giocare un ruolo essenziale, come spesso accade quando parliamo di amore, sono gli ormoni. Per alcuni studiosi quello che si scatena durante il flirt può essere molto simile a ciò che succede assumendo droghe come la cocaina, ma con conseguenze molto diverse e sicuramente più positive.

L’intero processo fisico che interessa un flirt è molto più complesso di quanto si potrebbe pensare, il linguaggio del corpo più che le parole sono essenziali quando vogliamo sedurre un uomo che ancora non conosciamo bene. Ma anche tutto quello che si scatena dentro di noi quando ci piace qualcuno e volgiamo flirtare con lui. Mancanza di appetito, notti insonni, controllo maniacale del telefono in attesa della fatidica chiamata o anche solo di un messaggio.

Sono manifestazioni dell’azione della dopamina sul nostro organismo, una vera e propria impennata di eccitazione per il nostro cervello che non smette di pensare ad altro. La sensazione che proviamo è un misto tra irrequietezza e gioia, tutto è in subbuglio.
Per molti è questo il momento migliore e anche il più rimpianto di una relazione. Quando tutto è ancora in bilico ed imprevedibile e ci si scopre e conosce piano. Superata questa fase, infatti, intervengono ossitocina e vasopressina che incoraggiano a formare legami stabili con prospettive di vita futura insieme. Si passa quindi dalla fase dell’eccitazione a quella della routine e dell’abitudine che spesso però per molte coppie può significare crisi e anche la fine della storia. E allora si torna al punto di partenza, e il giro riparte dal flirt e dalla dopamina. A volte purtroppo anche prima che la relazione precedente si sia del tutto conclusa, ma in questi casi la colpa può anche essere del DNA.
Bello sarebbe poter vivere sempre con le farfalle che ci fanno compagnia.