I baresi sono ovunque, li trovi al nord Italia, li trovi che invadono il sud, ma li trovi anche in Europa, a Parigi, sotto la Torre Eiffel, li trovi che si fanno selfie sul Tamigi, e perché no, anche in Australia, Cina, e India. Ovunque, ma davvero. E li riconosci in mezzo a mille, perchè non puoi non riconoscere certi atteggiamenti caratteristici, l’accento e la cadenza chiaramente meridionale.

Ma ci sono cose che solo un vero barese fa, che non si possono imitare, non si possono improvvisare e non si possono fingere. Vediamole insieme.

Focaccia e Peroni

La peroni ghiacciata con un pezzo di focaccia, da mangiare rigorosamente con i tavolini in spaggia. Non c’è monumento alla baresità più fedele di questo. Un connubio che hanno inventato i baresi e che poi hanno diffuso in tutto il mondo.

Frutti di mare crudi senza limone

I frutti di mare buoni, ma proprio buoni ce li abbiamo solo qui. Provare per credere. E non fate i Milanesi, chè se qualcuno vi vede premervi il limone potrebbe davvero prenderla sul personale, vi ho avvisato.

Le 10 cose che fa un vero barese (FOTO)

Patate riso e cozze

Qui c’è un po’ di confusione che va chiarita. Dunque a Bari non si mangia riso patate e cozze, non si mangia neanche cozze riso e patate. A Bari si mangia patate, riso e cozze al forno. L’ordine con cui si pronuncia il nome del piatto è fondamentale. Fondamentale. Altrimenti chiamata anche la tiella, e mi raccomando, perché quello che conta è che il riso entri nella cozza e “vedi che ti mangi”.

Sgagliozze

Le sgagliozze sono tranci di polenta fritta che si vendono agli angoli delle strade di Bari Vecchia, il centro storico di Bari. Sebbene possa sembrare una ricetta polentona, è proprio del profondo sud, quindi caratteristica pugliese.

Matrimoni

Checco Zalone è sempre stato molto chiaro a riguardo. I matrimoni a Bari iniziano la mattina alle 10 e finiscono alle 10 del giorno dopo, forse. E non ci sono pause, si mangia, si mangia, si mangia e poi, verso la fine del matrimonio si mangia.

Ancora cadi

Il vero barese cade due volte, sempre, anche prima di cadere. In realtà di modi di dire – scorretti – ce ne sono tanti, ma questo è forse quello che maggiormente ci caratterizza. E nel resto d’Italia non significa assolutamente niente, ma noi a Bari ci capiamo perfettamente.

Giornata al mare

Il barese lo riconosci anche alle Maldive. Anche se quello vero va a “Pane e Pomodoro”. Il papà monta l’ombrellone con la canottiera bianca e la pancia da peroni, i bambini urlano, la mamma invece apparecchia la tavola e esce dalla borsa, in ordine: la tiella, l’insalata di riso, la parmigiana, le cotolette, l’arrotolato al forno con le patate, l’insalata (per mantenersi leggeri), l’anguria, il tiramisù e la torta di mele.

Espressino

Ci sembra impossibile che non conosciate l’espressino e ancora più difficile ci risulta pensare che non conosciate l’espressino freddo a Torre a Mare. La cosa meravigliosa del barese è che a Venezia, quando chiede un espressino, prima lo insegna al barista e poi se lo beve.

San Nicola e le feste

Ah, il barese. Quanto gli piace festeggiare al barese neanche potete immaginarlo. E allora la festa patronale di San Nicola apre le danze per tutte le feste successive. Ogni settimana ce n’è una. Fuochi d’artificio, luminarie, bancarelle, di tutto di più. E chiaramente si mangia anche in queste occasioni, non si scherza.

Le frecce tricolore

Effettivamente guardando le 9 cose precedenti si potrebbe diffondere la voce che pensiamo solo a mangiare. Anche questo è vero. Ma il vero barese aspetta con ansia l’appuntamento a Maggio per alzare gli occhi al cielo e lasciarsi emozionare dalle frecce tricolore. Un tripudio di arte e patriottismo che i baresi sentono scorrere nel sangue.