Passi anni e anni della tua vita a mangiare carne e ad avere l’acquolina in bocca quando la cucinano, quando ad un tratto, così, smetti del tutto di consumarne. Cosa ti ha portato a un cambiamento tanto drastico? Volevi dare una svolta la tua vita? L’hai fatto per ragioni puramente salutistiche o sei diventato talmente appassionato di animali da non voler mai più partecipare al massacro collettivo di mucche, vitelli, polli, maiali, e di tutti gli altri esseri innocenti che vediamo praticamente ogni sera sui piatti serviti a tavola?

Le ragioni sono probabilmente un po’ tutte queste messe insieme, e chi ha la costanza di mantenere questa linea di pensiero (che non è quindi solo un regime alimentare) riesce anche a scoprire varie cose interessanti sulla propria persona, sul proprio corpo e sul cibo che ingerisce: vediamone insieme almeno cinque.

La nutrizione è indispensabile al benessere

Chi intraprende cambiamenti alimentari drastici lo impara nel peggiore dei modi: quando ci si incaponisce a diventare veg, durante i primi mesi ci si dimentica completamente di quanto importanti siano le componenti nutrizionali. Tant’è che spesso c’è chi inizia a mostrare segni di affaticamento e di stanchezza. Ciò a causa della mancanza di ferro, di cui cominciano inevitabilmente a ridursi gli apporti. Così, si inizia a far caso ai cibi che si consumano con maggiore attenzione, imparando pian piano a distinguere per ciascun alimento tutte le sostanze nutritive da si può trarre giovamento.

Integratori se necessari

Bisogna essere consapevoli del fatto che la dieta vegetariana porta spesso a una certa carenza di vitamina B12, di ferro e di calcio, tutte sostanze che possono essere integrate. Se si vive in alcune parti del mondo, potrà essere più difficile reperire prodotti alimentari che contengano queste sostanze nutritive: di conseguenza sarà più facile sviluppare, in questo senso, dei deficit. Il consiglio è quello di prendersi del tempo per osservare la propria dieta e per capire cosa dev’essere integrato, se è davvero necessario.

L’acqua è fantastica

Una volta diventati vegetariani, una cosa che marca una differenza sostanziale rispetto al regime alimentare precedente è proprio la quantità di acqua assunta quotidianamente: se prima per dissertarsi si bevevano solo tè e succhi di frutta, adesso la fonte primaria per soddisfare la propria sete è lei, l’acqua. Si può arrivare a berne dai 2 litri ai 4 litri: e questo perché l’acqua ci fa sentire energici e vitali, senza per forza farci grondare sudore se ci sottoponiamo a sforzi fisici.
Due bei bicchieri d’acqua ogni mattina sono un vero toccasana: beviamo acqua, un sacco d’acqua. Noi stessi siamo d’acqua!

Biologico contro non-biologico

È tra i problemi principali che sorgono quando si approfondisce la propria visione vegetariana: bisogna mangiare solo cibi biologici oppure no? La perplessità legata al cibo bio è legata più che altro al prezzo, che in genere è molto meno accessibile rispetto ai prodotti rivenduti al supermercato. Purtroppo, nel momento in cui non si vive in prossimità di orti o di piantagioni è davvero difficile procurarsi cibi coltivati e cresciuti in maniera del tutto naturale. Ciò che si può fare, però è guardare con attenzione le etichette ed evitare come la peste gli OGM.

Varietà infinite

La dieta vegetariana, a differenza di quanto si pensi, offre un’ampissima varietà di alternative che spesso dimentichiamo esserci, dal momento che è molto più facile piazzare una fetta di carne sulla griglia e dimenticarsi dell’infinità di altre scelte che abbiamo a disposizione. Esistono delle tipologie alimentari di cui ignoriamo del tutto l’esistenza che, come ad esempio i semi di Chia, sono saporiti, sono ricchi di sostanze nutritive e sono persino facili da preparare.