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Molti Paesi del mondo hanno un numero significativo di decessi che si verificano a causa di un fattore: le bevande gassate e zuccherate.
I ricercatori hanno stimato mortalità e disabilità per diabete, malattie cardiache e tumori legate a consumo eccessivo di bevande che contengono alti valori di zucchero. Perché le bevande gassate fanno male?

Le bevande gassate aumentano il rischio di prendere peso nei posti sbagliati; questi posti sono quelli dove il grasso si deposita intorno agli organi vitali, quali fegato, reni, intestino e stomaco. La presenza di grasso intorno a queste zone sembrerebbe altamente correlata allo sviluppo del diabete di tipo 2 e altre malattie infiammatorie.

Le bevande gassate non saziano; lo zucchero delle bibite è composto all’incirca dal 50 per cento di glucosio e dal 50 per cento di fruttosio e il problema è che il cervello riconosce l’assunzione del fruttosio solo quando questo viene assunto con le fibre, per esempio quando si mangia la frutta. Mentre quando introdotto in forma liquida non fa scattare il meccanismo della sazietà, quindi è inevitabile che si cerchino di assumere più calorie del necessario, e questo comporta l’aumento del peso.

Bere bevande gassate può provocare resistenza all’insulina; il compito principale dell’insulina è smistare il glucosio dal sangue alle cellule giuste e quando si assume troppo zucchero l’organismo è costretto a produrre sempre più insulina. Questo provoca l’insulino resistenza che spesso rappresenta l’anticamera per il diabete.

Inoltre il consumo eccessivo di bevande gassate provoca dipendenza perché lo zucchero rilascia un neurotrasmettitore che è la dopamina che ci fa sentire bene, ecco il motivo per il quale risulta difficile rinunciare.

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Sulla base di queste consapevolezze il ministro dell’economia della Gran Bretagna, George Osborne, ha deciso di introdurre una sugar tax, una tassa ad hoc che mira a colpire lo zucchero e quindi le bevande che lo contengono ma anche gli alimenti.
L’obiettivo del ministro è soprattutto quello di combattere l’obesità infantile, stimando tra l’altro un gettito di 520 milioni di sterline ogni anno che saranno impiegate a sostegno di attività sportive nelle scuole.
Le bevande saranno suddivise in due aree a seconda della quantità di zuccheri in esse contenute: nel primo gruppo rientreranno quelle con più di 5 grammi di zucchero ogni 100 ml; nel secondo quelle ancora più zuccherate, con più di 8 grammi ogni 100 ml. La tassa entrerà in vigore tra due anni, al fine di consentire alle imprese di modificare gli ingredienti nei loro prodotti.
Per giustificare questa azione, George Osborne ha affermato: “Non voglio dover riguardare indietro a questo mio periodo in Parlamento, avendo ricoperto questo ruolo e dover dire alla generazione dei miei figli mi dispiace, sapevamo che avrebbero causato malattie ma abbiamo evitato di prendere decisioni difficili e non abbiamo fatto niente”.

Di certo l’azione del ministro condurrà, se ben gestita, a dei risultati importanti, anche se i produttori non la penseranno allo stesso modo; le associazioni di categoria inglesi, infatti, si sono mostrate estremamente deluse da questa decisione.