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Pelle visibilmente più giovane in soli sette giorni. Da oggi questo slogan non comparirà più nelle pubblicità americane della l’Oréal.

Il motivo? La Commissione federale del Commercio o FTC– prima autorità americana che vigila sulla libera concorrenza – ha rimproverato alla famosa casa francese di cosmetici di promuovere prodotti per la pelle – come Lancôme Génifique e L’Oréal Paris Youth Code – che promettono un miracolo irrealizzabile: arrestare l’invecchiamento della pelle facendola tornare giovane e compatta come quella di una 20’enne.

L’accordo fra il colosso della cosmesi e la Commissione prevede il divieto per L’Oréal di mandare in onda negli USA pubblicità di creme per la pelle che rivendicano proprietà anti invecchiamento. In cambio l’organo di Stato ha concesso al marchio di evitare denunce per pubblicità false.

Nonostante la presunta attestazione scientifica di queste sedicenti proprietà che combatterebbero rughe e segni del tempo, Jessica Rich, responsabile di FTC, non ha dubbi: “Sarebbe bello se i cosmetici potessero farci tornare indietro nel tempo. Ma L’Oréal non può provare quello che dice” .

E a maggior ragione non puo’ provarlo con pubblicità ingannevoli: ovvio che una crema renda la pelle soda ed elastica se per pubblicizzarla vengono scelte ragazze giovani e dall’incarnato levigato e tonico.

Resta scontato il fatto che ormai nella nostra società una notizia come questa – al di là del creare un precedente nel mondo del marketing e dei brand – susciti un relativo scalpore: d’altronde quante delle pubblicità che quotidianamente ci bombardano promuovono un prodotto in maniera veritiera e autentica senza alcun tipo di manipolazione delle sue caratteristiche?