Se il vostro obiettivo è rendere il vostro matrimonio perfetto e farlo durare più a lungo possibile è d’obbligo limare il vostro – femminile – bisogno di comunicazione. Se per le donne il desiderio di comunicare e condividere pensieri con il partner/marito è fondamentale, per gli uomini non sempre tanta sincerità e trasparenza viene colta nel modo migliore. Ecco tre consigli vitali per evitare discussioni e liti con vostro marito, all’insegna di una ritrovata complicità.

Non dire mai “si mi è piaciuto!” quando non è vero. Se dopo un rapporto sessuale vostro marito vi chiede com’è stato mentirgli non è il modo migliore per rassicurarlo, se pensate che non si offenderà vi sbagliate e potreste allontanarlo con il vostro comportamento. Meglio essere costruttive e parlare di quello che entrambi potreste fare per migliorare l’esperienza sessuale.

“Sei proprio come tuo padre”. Fare paragoni è quasi sempre una strada sbagliata e senza uscita in un rapporto di coppia, evitate di paragonare vostro marito a suo padre, non ne gioverà la sua autostima e la vostra relazione. Se ci sono degli aspetti della personalità di vostro marito di cui volete discutere cercate di non denigrarlo ma fate delle richieste semplici e con garbo. Cercate sempre di fargli capire che cosa volete senza urtare i suoi sentimenti o demolire il suo orgoglio.

“Non ti sei ancora trovato un nuovo lavoro?” Ammesso che nonostante la crisi economica imperante vogliate che vostro marito cambi lavoro, assicuratevi dei motivi che vi spingono a volerlo. Forse non trovate lo stipendio adeguato o passa troppo tempo al lavoro, trascurando voi e la famiglia: in pratica siete voi ad avere problemi con il suo lavoro e non lui. Anche qui meglio andare caute nell’accusare il partner di non provvedere ai bisogni della famiglia, l’ultima cosa da desiderare è ferire la sua autostima. Il modo costruttivo di affrontare il problema? Focalizzarsi su quello che entrambi potete fare per cambiare il vostro stile di vita in modo da non avere problemi economici e soprattutto non addossargli la colpa della vostra insoddisfazione.