Dopo l’incredibile ascesa al successo ottenuta grazie alla serie tv di Aaron Spelling “Beverly Hills, 90210”, Jason Priestley ha potuto sperimentare con mano tutti i pro e i contro di Hollywood: insieme coi suoi colleghi – da Shannen Doherty a Tori Spelling e Luke Perry -, ha infatti trascorso la maggior parte degli anni ’90 sotto l’accecante luce dei riflettori dello showbiz, riuscendo a imporsi tra le grandi celebrità.

E oggi, a quarantaquattro anni, il noto attore spiattella ogni indiscrezione possibile sui suoi famosi amici in nel libro “Jason Priestley: A Memoir”, disponibile a partire dal 6 maggio in tutte le librerie americane. Un’autobiografia senza peli sulla lingua, in cui Priestley ha rivelato curiosità molto confidenziali sulle star di sua conoscenza.

Tra le più sbugiardate c’è, probabilmente, Shannen Doherty – sua sorella sul set di Beverly Hills – che nelle memorie di Priestley viene dipinta come una vera arpia. Che all’epoca la Doherty fosse – per sua stessa ammissione – una ragazzaccia era risaputo, ma mai si era entrati tanto nel particolare. Jason racconta, per esempio, di quando, mandati entrambi dalla Fox a incontrare a New York i pubblicitari del programma, la giovane “Brenda” si lamentò del mezzo riservatole per scarrozzarla dall’aeroporto a destinazione: una banale utilitaria, e non la limousine che lei si aspettava.

Ma Shannen non è l’unica nel mirino: prima che Brad Pitt diventasse l’attore con tre nomination agli Oscar che tutti conosciamo, anche lui non era che un ragazzo alla disperata ricerca della buona occasione per sfondare. Un ragazzo che nel 1987 si trasferì nell’appartamento di Priestley a Los Angeles, dove i due coinquilini si divertivano a sfidarsi in competizioni al limite dell’accettabilità: “facevamo a gara a chi riusciva a stare più a lungo senza lavarsi né sbarbarsi fino all’audizione successiva, e Brad vinceva sempre”, scrive Jason dell’attuale produttore del film Dodici anni schiavo, raccontato – come tutte le altre celebrità (Mischa Burton, Tori Spelling, Dean McDermott, Bradley Cooper e così via) – nella sua versione più inedita e imbarazzante.