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Il consumo moderato di bevande alcoliche comporta tanti benefici sia fisici che psicologici.
Innanzitutto va precisato che l’astemio non ha alcuna conseguenza negativa per il fatto di non bere. L’alcol, infatti, è un piacere e non una necessità.

La dose accettabile non deve superare i 30-40 g al giorno (che corrisponde a 2-3 bicchieri di vino) per l’uomo; un po’ meno per la donna, che ha una minore capacità di metabolizzare l’alcol.
Va tenuto presente che è meglio evitare i superalcolici, preferendo il vino o, eventualmente, la birra. In ogni caso il consumo di bevande alcoliche, dovrebbe essere sempre fatto durante i pasti.

I genitori e gli stessi ragazzini dovrebbero sapere che, sino alla pubertà, va assolutamente evitato il consumo di bevande alcoliche, perché la capacità di metabolizzare l’etanolo è modesta. Infine, è bene astenersi dall’alcol anche durante particolari momenti della vita di una persona come una possibile gravidanza.

Detto questo, è stato scientificamente provato che sono tanti i benefici che il consumo di bevande alcoliche può darci non solo psicologicamente ma anche fisicamente.
L’alcol, ha un effetto benefico sui processi digestivi, perché stimola l’appetito ed aumenta le secrezioni gastriche, preparando lo stomaco ad accogliere e digerire il cibo, ha un significato conviviale e facilita la socializzazione poiché riduce l’inibizione.

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Sembra inoltre svolgere un’azione protettiva contro le malattie cardiovascolari; in uno studio è stato osservato che i francesi, abituati a consumare vino rosso ad ogni pasto, hanno una minore incidenza di malattie cardiovascolari nonostante un’alimentazione piuttosto ricca di grassi.

Si è poi scoperto che il vino rosso esercita un’azione protettiva dalle malattie cardiovascolari, grazie alla presenza del resveratrolo, un polifenolo ad azione antiossidante contenuto nella buccia dell’uva.
Tale sostanza è presente in maggiori quantità nel vino rosso, dal momento che la fermentazione in presenza delle bucce (macerazione) è spesso prolungata. Non bisogna comunque dimenticare che, per esercitare un’azione protettiva contro le malattie cardiovascolari, il resveratrolo dovrebbe essere presente nella bevanda in quantità decisamente superiori. Soddisfare tale fabbisogno con il solo vino da tavola ne annullerebbe completamente gli effetti positivi a causa dell’eccessivo apporto di etanolo.

L’alcol sembra avere anche un effetto antinfiammatorio, dal momento che nei bevitori moderati si riscontrano livelli di proteina-C reattiva (marker della risposta infiammatoria) inferiori alla media.

Le bevande alcoliche, inoltre, contengono zuccheri; quando una persona ingerisce degli zuccheri questi attivano le papille gustative sulla lingua, proprio come fa qualsiasi alimento, in seguito i segnali sono inviati al cervello, attivando i meccanismi propri della “ricompensa” e causando la produzione di ormoni associati a sensazioni di benessere, come la dopamina.