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Da giorni nelle strade di paesi e città di tutto il mondo si vedono ragazzi camminare con lo sguardo incollato allo smartphone, magari bloccarsi di scatto e girarsi, come in cerca di qualcosa. Cosa stanno facendo? Stanno giocando a Pokémon Go, l’app dell’estate che fa impazzire non solo i più piccini ma anche i grandicelli, quelli che con le creaturine inventate da Satoshi Tajiri ci sono cresciuti.

Pokémon Go è quindi un gioco virtuale che sfrutta la realtà aumentata e la fotocamera del nostro telefono. Non pensate che potrete giocarci stando seduti comodamente sul divano di casa vostra. Per catturare Pokémon, infatti, dovrete indossare il paio di scarpe più comode che avete e uscire all’avventura e alla ricerca di uova da far schiudere, Zubat, Pidgey e via dicendo.

credits photo: mobileworld.it
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Inoltre Pokémon Go, sfruttando il GPS, permette ai giocatori di scoprire luoghi d’interesse delle proprie città. In punti strategici, infatti, sono posizionati dei Pokèstop che permettono di raccogliere strumenti utili nel gioco.

Insomma, un gioco molto diverso dai precedenti che invoglia i ragazzi a percorrere chilometri e chilometri in cerca di un Pokémon raro. Ed era proprio questa l’intenzione di Nintendo, la casa giapponese che ha sviluppato il gioco, che ha affermato, appunto, di voler “Portare le ragazze e i ragazzi di tutto il mondo ad esplorare le proprie città e paesi, spinti dal desiderio di catturare i pokémon. Un modo come un altro, ma molto più divertente per far sì che i ragazzi si muovano e facciano anche un po’ di attività fisica“.

credits photo: ign.com
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In realtà il gioco non è ancora ufficialmente uscito in Italia, ma è già scaricabile una versione beta. Più avanti sarà anche possibile comprare un bracciale elettronico che ci avvisa quando ci sono pokémon nelle vicinanze. Ci sono però alcune cose a cui fare attenzione: per giocare è necessario che lo smartphone sia perennemente connesso ad internet. Il traffico dati in realtà non è poi eccessivo, all’incirca 10 MB per un’ora di gioco, ma a risentirne di più è la batteria che, complice anche il GPS sempre attivo, tende a scaricarsi velocemente. E voi, siete pronti a camminare?