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Quando ha smesso di trattarti come una principessa? Non è mai troppo tardi per mettervi fine“. Queste sono le parole usate come slogan di alcuni manifesti in cui sono presenti le immagini delle più belle principesse Disney, ma tutte raffigurate con il viso gonfio e sanguinante.

Le foto delle più famose principesse disneyane sono state usate per Happy Never After“, la nuova campagna contro la violenza domestica lanciata da Saint Hoax, un artista residente in Medio Oriente.

É un progetto questo molto originale, che ha come obiettivo quello di convincere le donne vittime di violenze a denunciare i propri carnefici e, allo stesso tempo, quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sul fatto che tutte le donne possono subire maltrattamenti domestici e coniugali, addirittura le principesse Disney.

Quindi anche le giovani donne dei cartoni animati, che sembrerebbero immuni da tutto – a parte gli incantesimi delle streghe a loro nemiche – si ritrovano ad essere vittime di soprusi. I disegni proposti da Saint Hoax, nella campagna “Triste per sempre“, rifiutano la solita immagine delle principesse disneyane: i suoi lavori servono proprio per sensibilizzare tutti sul difficile tema delle violenze che avvengono all’interno delle mura di casa.

Le violenze, domestiche e coniugali, verso le donne – anche se non mancano quelle rivolte al sesso maschile – sono un fenomeno che è arrivato a distruggere la vita di moltissime persone, di diverse culture e in differenti parti del mondo. Anche perchè la violenza domestica si esprime in diverse maniere: violenza fisica, abusi sessuali, abusi psicologici, intimidazioni, deprivazione economica. E per cercare di eliminare questi complicati avvenimenti sono tantissime le associazioni che ogni giorno si schierano dalla parte degli oppressi.

Nelle immagini proposte dall’artista mediorientale si trovano Ariel, Aurora, Cenerentola e Jasmine con il volto sconvolto e tumefatto, come se fossero state picchiate o maltrattate. E forse proprio da quelli che dovevano essere i loro “principi azzurri”: ma – si sa – il principe azzurro non esiste, nemmeno per le belle giovani dei cartoni Disney.