Credits: ilgiorno

In molti si saranno chiesti: ma da dove arrivano i nastri arcobaleno del Festival di Sanremo 2016? Che sia un messaggio in favore delle unioni civili, in questo momento così delicato per il ddl Cirinnà, l’avevamo capito. Ma tutti i nastri arcobaleno portati in queste sere sul palco dell’Ariston sono stati uguali: per colore, questo è sottinteso, ma anche per il tessuto usato e le caratteristiche estetiche. E allora, ci siamo chiesti, avranno un’unica origine?

Uno dei luoghi in cui poter acquistare i nastri arcobaleno è da Maria dell’omonima merceria. La sua bottega si trova in via Corradi a Sanremo, e lei ha voluto realizzare quei nastrini che diversi artisti hanno sventolato durante le loro performance: “Ho riconosciuto i miei nastri in mano ad Arisa, Noemi e mi sembra Eros Ramazzati”, ha dichiarato la signora Maria.

È stata proprio Arisa, infatti, una delle prime ad “inaugurare” la tendenza, mandando la sua stilista dalla signora Maria per accaparrarsi i nastri arcobaleno. Tantissimi altri artisti, invece, si sono recati alla vicina merceria Celli di Marco Martini, sempre in via Corradi: “Sono nastri di raso di vari colori tagliati e cuciti insieme”, ha detto una delle commesse. Solo nostri arcobaleno sul mercato: “In questi giorni non ho venduto altro”, dice poi il titolare della merceria Rossana e Marzia di Via Volturno, “almeno 50”. Ciascun nastrino viene “un euro al metro quadro”, e il prezzo complessivo per l’intera composizione non dovrebbe superare i 10 euro.

Sul palco tantissimi sono colori i quali hanno partecipato all’iniziativa dell’arcobaleno, in diverse forse e tipologie: tra loro anche Enrico Ruggeri, Irene Fornaciari, Valerio Scanu, Francesca Michielin, Annalisa e Dolcenera.

COMBO SANREMO
COMBO SANREMO

Tutto, in realtà, è nato da un post di Antonio Pinna. Il vincitore di Pechino Express aveva invitato tutti i cantanti che si sarebbero esibiti a Sanremo 2016 a indossare qualcosa di arcobaleno perché “l’amore ha gli stessi diritti per tutti”.