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Siete favorevoli o contrari ai matrimoni gay? Siete progressisti o conservatori? A dirlo, secondo uno studio della University of Queensland e della University of Pennsylvania pubblicato sul ‘Journal of Personality and Social Psychology’, è un’immagine. O meglio, la vostra percezione di un’immagine geometrica irregolare e la vostra capacità di collegarla a delle categorie. Se siete incuriositi e vi state chiedendo di cosa si tratta, ve lo spieghiamo subito.

Posti davanti ad un’immagine geometrica imperfetta, come un cerchio o un quadrato deformato, conservatori o progressisti la vedono in modo diverso. I conservatori, precisamente, hanno maggiori difficoltà a riconoscerla e ad accettarla. Secondo la ricerca, infatti, il concetto di devianza va ben oltre la sfera morale e sociale.

I conservatori, in poche parole, sono intolleranti verso qualsiasi tipo di irregolarità e diversità. Poco importa se si tratta di matrimoni gay, di immigrati o di forme geometriche. I progressisti, al contrario, si sono dimostrati tolleranti nei confronti di criminali, senza tetto in quanto riconoscevano anche i triangoli e cerchi irregolari.

Ma come è stata svolta la ricerca? Sono stati analizzati i comportamenti di 2100 adulti americani di fronte ad una serie di immagini geometriche deformate. Gli è stato chiesto, nello specifico, di classificarle in una categoria: cerchio, quadrato o viceversa.

Gli autori hanno commentato il risultato di questa curiosa ricerca. Lo studio dimostrerebbe che ci sono meccanismi profondi nel nostro pensiero che influenzano le nostre convinzioni in campo sociale. Quartz Tyler Okimoto, uno dei ricercatori, ha spiegato: ‘Pensiamo che questi risultati riflettano una maggiore tendenza dei conservatori a classificare come deviante, e quindi inaccettabile, qualunque situazione che differisca dalla norma Questo vale nel caso degli homeless, di coppie omosessuali… e persino per le figure geometriche. Il risultato è che i conservatori ritengono più facilmente dei progressisti che questi gruppi debbano ricevere punizioni severe, o non essere aiutati’.