Dopo i trent’anni la vita cambia, dice Serena.
A vent’anni pensi di poter cambiare la tua vita, risponde Francesca.

Luoghi comuni sul tempo che passa, sui punti di vista che si evolvono.

Diventi donna – dicono tanti- e le responsabilità? Da quelle proprio non puoi sfuggire quando i trenta si avvicinano. A vent’anni hai tutto il tempo davanti, e pensi di averne sempre tanto a disposizione, poi da lì è un attimo che le cose cambiano. O forse no?

Trent’anni VS Vent’anni.

Vita da single

Serena– Essere single dopo i trenta è una scelta. Se il principe azzurro non è ancora arrivato due sono i motivi: o non l’abbiamo ancora incontrato oppure non esiste. Però piuttosto che mettere i piedi per terra siamo pronte a raccontarci ancora delle favole, si può aspettare ancora qualche anno prima di accontentarci no? Tanto per riempire le lunghe giornate ci sono gli amici, il lavoro, gli aperitivi. E un po’ di sana depressione perché single è bello, ma fino a un certo punto.

Francesca– Essere single a vent’anni è una scelta. Perché il principe azzurro esiste di sicuro, e di certo mi troverà. Nel frattempo noi vogliamo divertirci, mentre a questa età bisogna anche prendersi l’incombenza di educare l’altro al rapporto di coppia. Quando avrà trent’anni di certo non sarà così(sì, a vent’anni ci credi).

Vita da coppia

Serena– Lunedì cineforum, martedì cena con i colleghi, mercoledì casa, giovedì libero, venerdì aperitivo, sabato pizza e domenica una volta dai tuoi, l’altra dai miei. Un’organizzazione precisa, con tanto di orari e agendina. Per le prime due settimane filerà tutto liscio, dopodiché l’anarchia prenderà il sopravvento. Perché chi l’ha detto che dopo i trenta non si può trasgredire?

Francesca– “Amore cosa facciamo stasera?” – “Non lo so, nel frattempo passo a prenderti, l’importante è stare insieme“. Sì, a vent’anni le certezze quasi ti fanno mancare l’aria. Si vive d’amore, fantasia, e leggerezza. Io per te, tu per me. Fino a quando ci andiamo bene. Perché nulla fa paura, restare sola ti pare impossibile, e vivi nella sensazione di avere il mondo in pugno, quindi se le cose non vanno come dico io, allora semplicemente non vanno.

Matrimonio e figli

Serena– “Ancora non sei sposata? E un figlio, poi, a che età lo fai?“. Zie, cugine, amiche di famiglia: questa domanda rimbalza facilmente dai trenta in su. Arriva puntuale ad ogni compleanno, prima con ironia, poi con una leggera preoccupazione. Se da trentenne e qualcosa, ancora non ti sei decisa a parlare di abito bianco ci penseranno gli altri a ricordarti che tutte le amiche sono sposate, tranne te.

Francesca– “Io? Non mi sposerò mai“.

Famiglia

Serena– Porto sicuro, punto di riferimento imprescindibile, i genitori, prima e dopo i trenta. Nasce un senso di protezione, ora che sei “grande”. I fratelli ti rendi conto che ti mancano quando non dividi più con loro lo stesso tetto, la stessa camera. Quelli che una volta erano litigi per la tv accesa di notte, o la radio a tutto volume mentre l’altro studiava ora sono ricordi che fanno sorridere. E allora si cresce, ma il legame cambia, si rafforza e ti rendi conto che loro ci saranno sempre.

Francesca– Li ami incondizionatamente, questo è sicuro, ma a vent’anni i tuoi genitori – credi – proprio non li sopporti. Insomma, è possibile che vogliano sapere proprio tutto quello che fai? Tanto la maggior parte delle volte la tua risposta è quella sbagliata. Li avete avuti pure voi vent’anni no? Ci litighi. La verità è che ancora una volta senti di avere tutto il tempo d’avanti, puoi sempre abbracciarli domani.

Amiche

Serena– Una lavatrice rotta, un frigorifero da sostituire, il lavoro che va e non va e convivenze e matrimoni all’orizzonte. Cambiano gli argomenti di cui parlare con le amiche storiche, davanti ad un caffè o in una lunga chiacchierata telefonica perché la giornata vola e il tempo è sempre troppo poco. Ma loro, custodi di segreti unici, testimoni di errori e risate sono lì a condividere con te tutto. Anche l’ansia dei trenta, perché loro sì che ti possono capire.

Francesca– A vent’anni gli amici sono tutto. Con loro dividi le gioie, i dolori, e gli errori più grandi, e se hai una certezze nella tua vita è che nessuno mai può capirti più della tua migliore amica. Si passa il tempo a raccontarsi il presente e a fantasticare sul futuro. Perché tanto per noi, a vent’anni, del doman non v’è certezza.

Quelli che hanno trent’anni te lo spiegano che non bisognerebbe perdere tempo. I vent’anni sono in realtà gli anni in cui getti le basi per la tua vita e tutto il resto che puoi fare anche domani. Ma tu hai vent’anni, e vai di fretta. Non hai tempo per pensarci oggi.

[a cura di Serena Bonamassa e Francesca Viviana Pagano]