Chi non ha mai mangiato almeno una volta nella vita le patatine fritte del McDonald’s? Tutti abbiamo ceduto al fascino delle stick nei vari formati, e sarà capitato di chiedersi cosa c’è dietro, come vengono fatte, quanta cura c’è nella scelta del prodotto.

Finalmente arrivano le risposte, grazie a un reportage di una trasmissione americana ‘MythBusters’ (Miti da sfatare) condotto da Grant Imahara.
Il giornalista ha realizzato un’inchiesta in collaborazione con il McDonald’s proprio per far luce sull’argomento tanto dibattuto.Con una troupe ha seguito personalmente la preparazione delle patatine in tutti i vari passaggi.

Cosa ha scoperto? Le patatine contengono ben 19 ingredienti: oli vegetali vari e aromatizzanti, colza, soia, soia idrogenata e poi sapore di manzo, grano idrolizzato, latte idrolizzato, acido citrico e polidimetilsilossano (Pmds), una sostanza che serve per proteggere le patatine dalle alte temperature.

Grazie agli oli e agli aromi le patatine si conservano per poi essere immesse in una macchina che dona loro la stessa forma. Successivamente vengono salate e sottoposte a un congelamento rapido, poi sono impacchettate e finalmente essere spedite nei vari fast food.
Ma non finisce qui, prima di arrivare nel nostro piatto o confezione sono fritte una seconda volta.
E le calorie sono ovviamente elevate: 510 calorie, 6 grammi di proteine, 24 grammi di grassi, 67 di carboidrati e 290 milligrammi di sodi.

Pronti per mangiarle ancora?