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È la volta dei Tweet Awards 2014 e anche qui Chef Rubio porta a casa il premio come miglior account food su Twitter: una mortadella, e l’affetto smisurato di chi tutti i giorni lo segue.

Da dividere con tutti voi – scrive – il premio è vostro.

Già un mese fa lo avevamo visto vincitore dei Macchianera Italian Awards 2014 dove si è aggiudicato il premio come miglior Chef.
E a testimonianza del suo successo comunicativo i numeri dei suoi profili social: 340.516 i suoi fan sulla pagina Facebook, 52.208 i follower su Twitter e 30 mila seguaci su Instagram fanno di lui il re dei social.

Ma come ci riesce?

Non sto qui a dirvi che il merito è dei baffi – che non ha più – o dei suoi tatuaggi. Ne tanto meno che è l’anti-Cracco. E anche la storia dell’ex rugbista forse ha un po’ stancato, no? Perché ad osservarlo per bene Gabriele Rubini tende a mostrare mille sfaccettature di un volto che, se bene noto, intende distogliere l’attenzione dalla sua immagine. Anche questa sembra rivelarsi una tecnica (marketing) vincente.
“Sono una persona, non un personaggio e la gente lo avverte” (ndr) ha affermato più volte.
Lo Chef più mediatico del momento intende essere ricordato per quello che fa e, dunque, mosso da una grande passione e voglia di fare, fa tutto all’ennesima potenza. Si lascia riprendere dalle telecamere nel mentre di un contatto diretto con quel che mangia, che ancor prima di passare per la sua bocca passa tra le sue mani scaturendo lo stupore di molti. In realtà si tratta di uno dei gesti più naturali al mondo, tanto da rievocare sensazioni primordiali in chi lo osserva: da bambini tutti noi abbiamo conosciuto quanto ci circonda attraverso l’utilizzo del tatto e del gusto.

Ci riesce così Chef Rubio.
L’ingrediente principale del suo successo mediatico è la spontaneità, aggiunge un pizzico di ironia e condisce il tutto con il folclore del suo accento romanesco per lasciare tutti – una volta tanto – a bocca aperta.