Vacanze, quali sono le persone con cui non partire mai?

La malata di shopping

Vetrine, bancarelle, feste, negozi, venditori ambulanti. Qualsiasi merce va bene, il portafoglio piange e la carta striscia senza freni. Bloccare un intero gruppo alle prede con mappe, cartine e tom tom per spulciare tra i saldi, le offerte e il nuovissimo modello di costume. Shopping sì, ma con moderazione.

Il braccino corto

Niente ristoranti, pizzerie, ombrellone e lettino, macchina e benzina, parcheggio coperto, guida turistica e souvenir per la nonna: troppi soldi. Le vacanze con i tirchi sono il peggio che possa capitare: non si può far nulla senza vedere il broncio sulla sua faccia.

Lo spendaccione

Al contrario, ma stesso male, il “tasche bucate”: ogni occasione è buona per aprire il portafoglio. Mano sempre nella tasca posteriore dei pantaloni, quasi un movimento naturale.

Il “Sono sempre stanco”

Riposino pomeridiano dopo pranzo, sveglia alle 11 di mattina, pantofole, ciabatte e cuscino sempre sotto il braccio. Niente discoteca, bar, pub o feste di paese; niente escursioni, viaggi in città o nel centro storico. Una brandina va più che bene.

“Oggi no, magari domani”

Il peggio della pigrizia: rimanda tutto al giorno dopo perché oggi non va bene. Motivi più strani, scuse improbabili, vive come un’ameba tra mare, ombrellone e pranzo.

Il “Seguite me, so io la strada”

Il Google Maps dei poveri meglio lasciarlo a casa: pensa di sapere tutto, ogni strada, lavori in corso, autovelox. Seguirlo è uno degli errori più grandi si possa fare: finisce sempre che ci si perde.

Non russa, fa tremare la stanza

È uno “ZzZZzZ” continuo e i nostri timpani non ne possono più: vivere con il “russatore” è una delle esperienze più brutte durante le vacanze. Lui dorme beato, noi con gli occhi spalancati.

Si fa troppi problemi

In costume no, è troppo grassa. Al mare no, fa troppo caldo. In acqua neanche, ci si abbronza troppo senza accorgersene, poi ci si brucia. Ogni cosa ha un problema, ogni cosa “non si può fare”.

Lo studioso

Anche in vacanza libri, appunti e dispense sotto l’ombrellone. L’esame è a Dicembre, ma meglio portarsi avanti con il lavoro.

“Trattengo il respiro così non si vede la pancia”

Tartaruga donata direttamente al WWF e pancia strabordante: come fare per un fisico perfetto in 30 secondi? Semplice, trattenere il respiro.

Il Don Giovanni

Ogni occasione è buona per rimorchiare. In spiaggia tra gli ombrelloni, in discoteca o nei negozi, il fascino del “gatto morto” è in estate che si risveglia di più. Fermatelo.

Il tecnologico

Ogni secondo su Facebook, Twitter, al pc, con l’iPad, radio e email. Sei in vacanza, non a lavoro.

Il Cinese

Fotografa qualsiasi cosa, soprattutto il paesaggio e il cibo che mangia. E poi lo pubblica direttamente su Instaram, ovvio.

Se avete in comitiva un amico così, scappate. O disdite.