Credit: www.boredpanda.com

Le volpi, così come ci insegnano le favole, sono sempre state dipinte come animali spregevoli, furbi, subdoli, cattivi e feroci.
Tendenzialmente non si associa a loro nessun attributo positivo particolare se non quello – se proprio vogliamo vederci del buono – di saper manipolare e ingannare i personaggi e gli animali che entrano in contatto con loro.

Ma sono veramente così inavvicinabili questi esserini dal musetto dolce? Qualcuno se l’è mai chiesto?

Ebbene è arrivato il momento si sfatare il mito per cui nella nostra visione le volpi vengono associate a caratteristiche negative. A dimostrarlo la fotografa olandese Roeselien Raimond, che per San Valentino ha deciso di collaborare per un’intervista su Bored Panda a tal riguardo.

L’artista ha dichiarato non conoscere nessun altro animale disposto a passare così tanto tempo tra coccole e gesti affettuosi come la volpe selvatica, il cui secondo nome dovrebbe essere proprio Amore.

La Raimond ha seguito e fotografato questi piccoli pelosetti per un buon periodo, e questo l’ha portata a conoscere molto bene loro e le loro dimostrazioni di affetto, che vengono distribuite con un grande generosità e a seguito di ogni scusa plausibile, almeno per loro.

E così anche pulirsi a vicenda diventa un modo come un altro per prendersi cura del prossimo componente del branco. Madri e figli, padri e cugini, fratelli e sorelle, dentro al loro cerchio sembra di stare all’interno di una qualche comunità hippy, dove la pace e l’amore regnano sovrani.

Certo che le volpi sono le bestie più intelligenti del mondo animale, hanno capito che è l’amore a far girare il mondo e non la cattiveria. E allora perché tanti di noi ancora non l’hanno capito?
Sarà forse il caso di rimettere mano agli scritti e rivedere il ruolo della volpe all’interno della morale?