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#WEARENOTPROANA

La potenza del web oggi è l’unico dato chiaro a tutti.
Ma non bisognerebbe mai dimenticare che quella rete virtuale di milioni di utenti nasconde delle vite, spesso fragili.
Questo hashtag raccoglie la volontà di molti di far luce su una parte di web che, con molta indiscrezione, è riuscita a creare dei veri e propri gruppi “pro-ana”.

Cosa significa questo acronimo? “Pro-anoressia”.
Nonostante questi gruppi siano difficili da trovare, hanno ormai raggiunto numeri spaventosi di fallowers, tutti pronti a seguire il decalogo dell’anoressia.
I dieci comandamenti che inducono, dunque, ad una malattia vera e propria, sono tutti simili a questi:

1) Se non sei magra, non sei attraente.
2) Essere magri è più importante che essere sani.
3) Compra dei vestiti, tagliati i capelli, prendi dei lassativi, muori di fame, fai di tutto per sembrare più magra.
4) Non puoi mangiare senza sentirti colpevole.
5) Non puoi mangiare cibo ingrassante senza punirti dopo.
6) Devi contare le calorie e ridurne l’ assunzione di conseguenza.
7) Quello che dice la bilancia è la cosa più importante.
8)Perdere peso è bene, guadagnare peso è male.
9) Non sarai mai troppo magra.
10) Essere magri e non mangiare sono simbolo di vera forza di volontà e autocontrollo.

Di anoressia si muore

Dietro questo fenomeno si nascondono più di una problematica sociale.
Dalla voglia di inseguire la perfezione fino al punto di perdere di vista la linea che separa ciò che è sano, da ciò che, invece, diventa pericoloso per la nostra vita. Alla necessità di non sentirsi soli in questa lotta incosciente che sotto il nome di chili in eccesso, nasconde in realtà una solitudine oltre misura. E non da meno è il bisogno di avere dei seguaci in questa vita virtuale, in cui veder crescere in modo esponenziale i numeri dei nostri fallowers potrebbe rivelarsi l’undicesimo comandamento.

È da tutto questo che nasce il progetto #WEAREPROANA.

Lo scopo di questo progetto fotografico è quello di bloccare tutti i blog “pro-ana” rintracciando gli indirizzi IP di chi li gestisce.
Chi gestisce questi blog incita i propri seguaci al consumo di un apporto calorico che va dalle 150 alle 500 calorie al giorno. Propone l’utilizzo di chat tramite WhatsApp per essere sempre monitorati. Chi gestisce tali blog, ha un’identità sconosciuta, ma un potere psicologico su chi li segue che mette a rischio persone, spesso adolescenti, con disturbi alimentari.

Per perdere peso non è necessario perdere la vita.