Mio marito mi diceva: "Stai zitta e prendilo"

“Porta rispetto, ragazzina!” è la frase del padre mentre la violentava all’età di 12 anni.
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Come questa, altre 4mila agghiaccianti frasi che le vittime di violenza, sia donne che uomini, hanno impresse nella loro mente e che le accompagneranno per il resto della loro vita.
“Project unbreakable” nasce da 4 blogger con l’idea di dar voce a chi ha subito stupri perchè “il silenzio copre le violenze, è ora di parlare” spiegano.

Oltre 4mila foto, piene di rabbia, di sofferenza. Una sofferenza lacerante. Momenti indimenticabili che riaffiorano in ogni momento. La vita cambia completamente, le giornate passano tra paura e angoscia. Ma il nome del progetto non è casuale: “unbreakable”, indistruttibile, per ricordare agli stupratori che nonostante tutto non possono spezzarci.

Dagli ultimi dati Unicef circa 120 milioni di ragazze sotto i 20 anni, cioè una ragazza su 10, nel mondo, hanno subito violenze sessuali. Il 17% delle donne dell’ateneo di Boston sono vittime di abusi sessuali. Ma queste atrocità non coinvolgono solo donne. Come emerge anche dal “project umbreakeable” spesso anche gli uomini ne sono soggetti.

Un quadro generale e spaventoso. Un progetto fotografico inquietante che ci invita a riflettere. Perchè nessuno deve avere il potere di farci sentire sbagliati, colpevoli.