Se è vero che Whatsapp è uno strumento che ci facilita la vita in molte occasioni, rendendo le comunicazioni più veloci ed immediate e le condivisioni di immagini ed audio più semplici, è vero anche che può causare molti danni. Senza stare a contare le coppie scoppiate e le amicizie finite a causa delle famose spunte blu, basta dire che molti di noi hanno una vera e propria ossessione.

Ma come capire quando si sta raggiungendo il limite e arrivando ad una vera e propria dipendenza da Whatsapp? Ecco i dieci segnali da non sottovalutare.

1. Gruppi

Quanti gruppi vengono creati ogni giorno su Whatsapp? Precisamente non lo sappiamo, ma in ogni caso sono troppi. Quando poi smetti anche di ricordarti a quali e a quanti appartieni, e soprattutto a chi ne fa parte, comincia ad esserci qualcosa che non va.

2. Gruppi che crei

Già far parte di tanti gruppi non è proprio un buon segnale, figuriamoci poi se a crearli siamo proprio noi. Passino i gruppi di famiglia, di studio e della palestra, ma quando iniziano a spuntare quelli stile ‘il gruppo più matto del mondo’ è arrivato il momento di smetterla. Ne va della vostra salute fisica: qualcuno stressato dalle mille notifiche dell’ennesimo gruppo in cui l’avete inserito potrebbe venirvi a cercare.

3. Asocialità

credits photo: mashable.com
credits photo: mashable.com

Se mentre siete in un pub con gli amici passate il tempo a controllare lo smartphone per cercare tracce di notifiche su Whatsapp, beh, non c’è bisogno di dirvelo: siete dipendenti.

4. Inoltro compulsivo

Ormai non guardate neanche più di che cosa si tratta. Immagini, audio, messaggi vocali. Tutto ciò che ricevete lo inoltrate compulsivamente a tutta la rubrica. No, non ci siamo proprio.

5. Provocate irritazione

Ovviamente se siete distratti dallo smartphone prestate poca, quasi nessuna, attenzione a chi vi circonda. E le persone se ne accorgono. All’ennesimo silenzio alle loro domande, al solito annuire senza connettere il cervello potrebbero davvero irritarsi e andarsene lasciandovi soli con il telefono. La domanda è: ve ne accorgereste?

6. Ansia

credits photo: messinaora.it
credits photo: messinaora.it

Dopo aver inviato un messaggio siete ansiosi. Controllate l’ora della consegna, l’ora della lettura e se il vostro interlocutore tarda a rispondere il panico diventa simile a quello per un’ipotetica apocalisse. Stop. Respirate, state calmi e posate quel telefono. Le spunte blu non sono un meteorite che sta per colpire la terra.

7. Immagine di profilo

Se passate una quantità di tempo consistente al giorno per scegliere la vostra nuova immagine di profilo la dipendenza da Whatsapp è vicinissima.

8. Emoticon

credits photo: graffiotech.com
credits photo: graffiotech.com

Questo è un bruttissimo segnale. Se non riuscite più a esprimere il senso di ciò che volete dire senza l’utilizzo delle emoticon il consiglio è uno solo: disinstallate Whatsapp.

9. L’ultima cosa che si vede prima di dormire

Ammettiamolo, in questo caso siamo tutti un po’ colpevoli. Prima di andare a dormire controlliamo che anche i nostri contatti siano ormai tra le braccia di Morfeo. Il peggio arriva però, quando non riusciamo a dormire se non abbiamo risposto a tutti e non abbiamo chiuso tutte le conversazioni. C’è sempre qualcuno che non riesce a dormire.

10. La prima che si vede al mattino

Stessa modalità del punto 9. Ogni mattina la prima cosa che facciamo dopo aver aperto gli occhi è controllare i messaggi ricevuti durante la notte. E poi ricomincia la solita routine di notifiche, messaggi vocali, scambi di immagini e video.