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Essere donna non è mai stata propriamente una passeggiata. Non lo è adesso, figuriamoci una volta, quando ottusaggine e ignoranza non permettevano al “sesso debole” di esprimersi e partecipare al quotidiano.
E così, vogliamo condividere con voi la storia e le invenzioni di 5 donne, che hanno messo in gioco le loro conoscenze per scoprire 5 cose di cui voi ignorate totalmente la provenienza.

Mary Anderson e i tergicristalli

Ebbene sì. È stata lei la prima a capire come poter guidare senza dover necessariamente mettere la testa fuori dal finestrino per tutta la durata del percorso.
Mary Anderson nacque nel 1866 in Alabama, ma si spostò in seguito a New York dove, ispirata da un conducente di tram durante una brutta giornata nevosa, brevettò il tergicristallo. Il tranviere guidava, infatti, con la testa fuori dal finestrino per spostare la neve dal parabrezza durante una delle fredde giornate nella Grande Mela.
La scoperta non venne presa in considerazione prima dello scadere dei 20 anni successivi, quando Mary non rinnovò il brevetto, che cadde nella mani dei costruttori.
Estremamente patetico e ingiusto, di un bassezza tale da far cadere le braccia a chiunque.

Elizabeth Magie e il Monopoli

Originariamente conosciuto con il nome di The Landlord’s Game, il Monopoli fu inventato dalla signora Elizabeth Magie, con l’intento di dimostrare le conseguenze delle teorie economiche ai tempi dei primi del ‘900. La Magie voleva mostrare con semplicità come i ricchi, affittando delle proprietà, diventano ancora più ricchi, a discapito dei poveri che possono diventare solo più poveri.
Un venditore di caldaie, Charles Darrow per la precisione, ne fu immediatamente colpito e lavorò conseguentemente alla sua versione del gioco alla quale diede il nome di Monopoly; per noi ora trasformatosi da Monopolio a splendida città pugliese, grazie al trasferimento dell’accento.

Rosalind Franklin e il DNA

Questa storia ha del drammatico e dell’ingiusto.
Il nobel per la medicina del 1963 fu consegnato a Watson e Crick – due nomi, un programma – dopo 4 anni dalla prematura scomparsa di Rosalind.
Un “caso” che non le permette di ritirare il premio a lei dovuto, per essere stata la prima a fotografare la doppia elica. Il massimo che le fu riconosciuto fu una sintetica nota a margine dell’esposizione dei due scienziati, se così vogliamo chiamarli.
Un’ingiustizia fatta e finita, non senza una nella spolverata di maschilismo e la giusta dose di misoginia.
La Franklin, infatti, si era già dovuta scontrare con il fisico Maurice Wilkins che, al suo arrivo a Londra, stava già lavorando all’acido desossiribonucleico e temeva di vedersi soffiato il posto da una giovane e promettente donna sul territorio.

Grace Hopper e il primo computer

Conosciuta anche come “Amazing Grace”, La Hopper era un’insegnante di matematica che richiese un permesso speciale, a causa delle sue fattezze minuscole, per arruolarsi in marina durante la guerra.
A lei dobbiamo uno dei primi linguaggi di programmazione, chiamato COBOL. Tra i primati anche quello di essere stata una delle programmatrici del primo computer: il mitico Harvard Mark I e ancora, sempre a lei, va l’utilizzo del termine “debugging“, utilizzato per la rimozione dei problemi in un software, dopo che fu proprio lei a usarlo per aver rimosso una farfallina dalla macchina.
Raggiunse il grado di Ammiraglio alla sua morte.

Bette Nesmith Graham e il bianchetto

Bette lavorava come segretaria per mantenere il suo bambino, dopo il divorzio dal marito. Dobbiamo a lei la possibilità di poter cancellare piccoli pezzi di testo battuti su carta. Il principio da le creato era quello di una sorta di tempera bianca dall’asciugatura veloce.
Il primo nome del bianchetto era Liquid Paper e fu la fortuna della segretaria più famosa di sempre.