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Fermatevi un attimo, chiudete gli occhi e provate a immaginare un elemento che fa parte della nostra vita ma che sia sopraggiunto con il progresso degli ultimi anni: se vi dicessi che esso si riferisce alla comunicazione, cosa vi viene in mente? Di sicuro le emoticon. Esse non sono altro che minuscole immagini stilizzate che raffigurano persone, cose e stati sentimentali. Piano piano questi mini disegni sono entrati a pieno titolo nelle nostre comunicazioni, al punto da prendere il posto delle conversazioni. Pensateci: riuscireste a immaginare una vita senza lo smile? O senza la faccia imbrociata?

Le emoticon sono nate nella patria dei cartoni animati, il Giappone, e hanno sostituito, ovviamente solo in alcuni casi, l’uso delle parole vere.
Io, ad esempio, uso sempre quella del pollice verso per indicare il mio disappunto: credo che non riuscirei a ‘innervosire’ il mio ragazzo senza il suo aiuto.
Avete notato che tutte le emoticon di coppia sono state arricchite con le immagini delle coppie gay? Se prima veniva raffigurata la coppia uomo-donna, oggi nella mini libreria del cellulare sono presenti anche emoji omosex.
Sono stata molto felice nel notare questo importante aggiornamento, anche se pare che in Russia non l’abbiano presa benissimo: alcuni funzionari del governo hanno dichiarato di volere proibire le emojix gay.

Ma nulla riesce a fermare un modo di comunicare con il mondo ormai consolidato: la faccina con le lacrime di gioia è stata eletta parola dell’anno dai dizionari Oxford.
La cavalcata inarrestabile delle emoji è dovuta all’iphone: i suoi aggiornamenti hanno permesso agli utenti di ‘servirsi’ in una libreria davvero fornita, e nella quale si possono trovare simboli e immagini per ogni occasione.