Sono naturalmente destinati a stare insieme, ad unirsi, riprodursi e bla bla bla, ma nessuna di noi, come nessuno di loro, si spiega ancora il perché. Rappresentano gli esatti opposti: il diavolo e l’acqua santa, la dieta e la Nutella, il pantaloni bianchi e il ciclo mestruale, David Gandy e quelli che di solito ci provano con me, il sole e la luna. E proprio su quest’ultima dicotomia astrale, è basata la ricerca di Lovehoney, sex toys brand, che ha affermato che a lui piace farlo di giorno, mentre a lei piace farlo di notte. Non il burraco, l’amore.

Esatto, ben 15 h di differenza tra le voglie di lei e quelle di lui. E a dirla tutta a me sembra coerente con il modus vivendi quotidiano della coppia. Perché insomma, alle donne piace parlare, agli uomini piace stare zitti. Gli uomini sbagliano sempre, le donne non sbagliano mai. Gli uomini vogliono il salato, le donne si suiciderebbero con un’indigestione da Pan di Stelle. Lui sbava davanti a una quarta coppa B, lei no, davanti a dei pettorali tonici e definiti, lei è intelligente. Lui vuole farlo di giorno, lei vuole farlo di notte. Non sia mai ci fosse qualcosa su cui possano andare d’accordo.

Così le donzelle pare si sentano più vivaci tra le 23.00 e le 02.00, mentre la maggior parte degli uomini preferisce il sesso di mattina, tra le 06.00 e le 09.00. E la ricerca è anche riuscita a individuare gli orari specifici, con una precisione femminea: le 07.54 per i maschietti, le 23.21 per noialtre. Tuttavia, nonostante i picchi di desiderio siano questi, la specie continua a divertirsi o riprodursi, in maniera spensierata e abituale. Di mattina, a pranzo, a cena, a Capodanno e alla festa del Ringraziamento. Ma, sono convinta, che dopo aver letto questo articolo, la maggior parte di noi, sfilettatrici di organi penduli (in senso figurato), costringerà la metà maschile della coppia a farlo “quando decido io perché altrimenti non la vedi fino al prossimo moto millenario“.

Così mi pare chiaro, d’accordo mai. Ma quando si incontrano è l’eclissi. Quando si sovrappongono diventano “NOI”.