www.giornalettismo.com

Come possono un uomo e una donna convivere senza scannarsi reciprocamente? Come può Venere accettare il disordine e la superficialità di Marte e quest’ultimo le lamentele continue e logoranti del primo? Sulla carta sembra una battaglia persa in partenza da entrambe le parti; quelle guerriglie nelle quali i soldati delle due fazioni finiscono con il morire nello stesso momento, stremati dallo stress di un conflitto ad armi assolutamente pari. Perché è così che va a finire. Sempre.
E se l’uomo e la donna sono due realtà inconciliabili ma destinate a cercarsi per tutta la vita, è bene riuscire a capire come e dove fare breccia per trovare un punto d’incontro che non implichi l’autodistruzione reciproca.
I tafferugli di coppia sono realtà conosciuta e accettata da entrambe le parti, una sorta di clausola a cui si è preparati in partenza e che si è ben disposti ad accettare quando vengono scritte in segreto le premesse tipiche di un rapporto agli esordi. Il conflitto è destinato a perdurare vita natural durante; certo, non tutti i giorni (si spera), ma almeno in quel particolare periodo del mese nel quale le donne desiderano distruggere tutto piuttosto che dare il benvenuto al mestruo.

E se questo conflitto ha una durata vagamente simile all’attività degli sceneggiatori di Beautiful, bisogna preoccuparci dei risvolti drammatici che si manifestano quando Venere e Marte decidono di prendere un aereo e convivere nel medesimo spazio per il tempo di una vacanza. Come fare per evitare disordini e litigi di coppia? Beh, l’impresa è ardua assai. Forse al di sopra della capacità dell’essere umano medio.
La prima regola per riuscire a convivere è l’ordine. Se a casa siete abituati a lasciare la biancheria sporca in giro nell’attesa che passi mammina o la colf a ritirarla, in vacanza dovete essere autonomi. Non c’è nulla di peggio di un partner disordinato, che sia maschio o femmina. Certo, una donna che non ha cura e ordine per le cose e per la casa meriterebbe di non maritarsi mai per tutta la vita. E nemmeno di avere qualcuno disposto a svolgere dei compiti al suo posto.
Mantenere l’ordine e la pulizia, così come rendersi servizievoli (senza però diventare zerbini) rappresenta il primo passo per la riuscita di una vacanza.
La seconda regola è non essere superficiali e tenere conto dei desideri e delle esigenze dell’altro. Ricordo, per fortuna pallidamente, di un rapporto terribile nel quale un ex non accettava nemmeno una mia sosta al bagno dell’autogrill per fare la pipì, perché, diceva: ‘Facciamo tardi sulla mia tabella di marcia‘. ‘Ma va a quel paese, solo come una galleria ti meriti di vivere‘, gli direi oggi.

La terza regola è non imporre la propria volontà e rimettere ogni decisione a uno scambio di idee che sia democratico e paritario. Bisogna accettare il fatto che non si è soli e che quindi non si può pretendere di fare esclusivamente ciò che è di proprio gradimento.
La quarta regola, ed è riferita prevalentemente alle donne, è non lamentarsi. Il piagnisteo continuo rovina anche la migliore vacanza alle Maldive, e può rendere la vicinanza con il partner insopportabile come l’orticaria.
Un’altra regola è quella di lasciare a casa le gelosie; si, è vero, in vacanza è pieno di donne super belle e super abbronzate, ma non arrabbiatevi se il vostro ragazzo lancia qualche occhiata furtiva, è perfettamente normale. Certo, se fa il cascamorto siete autorizzate a riempirlo di sberle e a prenotare primo il volo di rientro, ma se il complortamento è al di sotto del limite consentito domostratevi morbide e moderne.
L’ultima regola è quella di divertirsi, e di farlo come se fosse l’ultima vacanza della vostra vita. Solo in questo modo riuscirete a godervi un momento di spensieratezza che è peccato guastare.