Quanto sedano mangiamo? Quanta camomilla beviamo? Con quanto prezzemolo condiamo le nostre pietanze?

Importa? Secondo uno studio finanziato dal National Cancer Institute e dalla National Natural Science Foundation of China, sì. In questi alimenti, infatti, si concentrerebbe un’alta percentuale di apigenina, sostanza utile nella lotta contro il cancro. Secondo la ricerca, il composto presente nel sedano, metterebbe in atto un’importante azione antitumorale, in particolare contro il cancro del pancreas, delle ovaie, della mammella e dei polmoni. L’apigenina è stata infatti somministrata ad alcuni ratti che avevano contratto tumori, rivelatisi resistenti alla chemioterapia. Il composto si è così dimostrato utile nel contrastare vari tipi di metastasi presenti nell’organismo degli animali.

Uno studio similare, condotto però in vitro, aveva dimostrato come la sostanza fosse in grado di bloccare la crescita delle cellule tumorali del pancreas. A conferma di questo studio è giunta poi la ricerca dell’Universita dell’Illinois, che ha sperimentato i benefici dell’apigenina e della luteolina (sostanza presente nei peperoni, nelle carote, nel finocchio) sul cancro, in particolare riuscendo a debellare le cellule metastatiche del tumore al pancreas.

Una scoperta che consentirebbe di fare prevenzione e cura del male del secolo, semplicemente ripartendo dall’alimentazione e da cose semplici come frutta e verdura. Un’informazione, adesso, che è importante avere per iniziare ad affilare le spade per la sfida più grande: quella con la nostra salute.