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I benefici della musica hanno da sempre interessato molti studiosi, secondo il professor Daniel J. Levitin, per esempio, del Dipartimento di Psicologia della McGill University, suonare o ascoltare musica ha effetti benefici per la salute mentale e fisica, migliora le funzioni del sistema immunitario, stimola la produzione dell’ormone ossitocina (l’ormone dell’amore o appagamento) e riduce i livelli di stress e l’ansia prima di un intervento.

Utilizzata anche nelle sale parto, le madri che ne hanno beneficiato durante il travaglio hanno verificato che la musica ha indotto loro la visualizzazione di immagini positive ed il rilassamento, favorendo la dilatazione della cervice ed il posizionamento corretto del bambino e richiedendo, quindi, una ridotta somministrazione dei farmaci anti-dolorifici.

Secondo Robert Zatorre, neurologo canadese, la musica attiva alcuni centri del piacere associati alle attività gratificanti, le reazioni sono paragonabili a quelle che seguono attività più concrete quali il mangiare o il sesso. I benefici della musica non riguardano solo lo spirito ma anche il cuore, è stato dimostrato, infatti, che ascoltare musica piacevole per 30 minuti migliora la pressione sanguigna, rende il battito cardiaco più uniforme e aumenta le prestazioni del cuore.

Ogni momento della nostra vita è accompagnato dalla musica, così, il riascoltare un determinato brano può far riaffiorare un ricordo, legato ad un periodo preciso della nostra esistenza, e il ripresentarsi di un ricordo riporta alla mente le sensazioni visive, uditive, olfatti e gustative ad esso connesse.
Per imparare o perfezionare una lingua straniera, l’ideale è, infatti, ascoltare in sottofondo la nostra musica preferita, legata ad un’emozione.

Diventata una vera e propria terapia, ogni nota ha il suo effetto. Studiando il cervello, infatti, si è notato che, durante l’ascolto degli accordi preferiti, la zona interessata alla memoria e alle emozioni sociali si attiva, ma ad ognuno il suo stile. Ascoltando musica rock, per esempio, lo sforzo mentale richiesto per svolgere qualsiasi lavoro è minore.
Ballando la salsa il corpo percepisce di trovarsi in un ambiente amichevole e positivo, inviando al cervello segnali per liberare un maggior quantitativo di serotonina, l’ormone della felicità.

Il reggaeton, invece, rende difficile la comunicazione tra i neuroni, non è, certamente, il genere ideale per favorire la concentrazione. Il jazz ed il blues accendono i sensi, facendoci entrare in uno stato di serenità, ci rendono capaci di generare soluzioni e, al tempo stesso, permettono di mostrarci così come siamo.

Conosciutissimo è l’effetto Mozart, le sue note aiutano a comprendere testi particolarmente difficile, facilitando la concentrazione ed ignorando le informazioni superflue. Secondo Alfred Tomatis, uno dei maggiori studiosi del suono dal punto di vista medico, l’ascolto della musica mozartiana è in grado di favorire l’organizzazione dei circuiti neuronali, rafforzando i processi cognitivi e creativi dell’emisfero destro.