Siamo tutti stressati. Dal lavoro, dalla famiglia, dai conti da pagare, dalla vita.
L’esigenza più comune è quella di trovare un pò di pace, o un qualsiasi posto che possa rasserenarci anche solo per qualche ora.
Questa voglia di relax condiziona oltremodo la filosofia che è alla base della progettazione e della costruzione delle nuove strutture, imponendo la creazione di aree in cui l’animo umano possa trovare il ristoro desiderato.
Dopo i parchi giochi e i centri benessere è, ora, la volta dei condomini e degli appartamenti ‘green’.
Le abitazioni dei ricchi di Manhattan e di Londra sono già dotati di spa lussuose e accoglienti; ma la novità è ora rappresentata dalla edificazione di intere città del benessere, nelle quali trovare riparo dall’inquinamento, dai rumori e dalla vita frenetica a cui siamo abituati oggi.
Non è un caso che fuori Parigi verrà inaugurata la prima cittadella nature friendly, composta da cottage immersi nel verde e progettati seguendo le regole dell’architettura ‘bio. Ma non solo: i nuovi appartamenti saranno muniti di una ‘laguna geotermica‘ con acqua alla temperatura di 30°, giardini pensili e luoghi in cui potere svolgere attività come equitazione e coltivazione del terreno.

A quanto pare la trovata non è un semplice capriccio momentaneo, ma sta diventando un vero e proprio must da seguire nella progettazione delle opere del futuro come case, uffici, scuole e interi quartieri.
A quanto pare la domanda è in crescita: secondo SpaFinder in Asia è già fortemente radicata e il business vale 100 miliardi di dollari.
Gli analisti della ricerca affermano:
Dopo secoli di sviluppo immobiliare focalizzato in modo miope solo sull’aspetto delle case, quel tanto che basta a renderle attraenti alla vendita, ora il benessere di chi vi abita è il principale valore. Il fenomeno si era già intravisto nel 2007 con la nascita dei primi condomini dotati di Spa e palestre dei grattaceli più esclusivi, o delle Spa riconvertite al biologico e al green ma la crisi economica ne ha rallentato lo sviluppo. Invece il 90% della nostra vita si svolge in ambienti chiusi nei quali la concentrazione di inquinanti è dalle 3 alle 5 volte più elevata che fuori. Si stima anche che grandi quantità di vegetazione nelle case e nei quartieri diminuiscano l’aggressività del 52%. Secondo la Northwestern university lavorare nei ‘cubicoli’, box piccoli e parzialmente chiusi, fa dormire 46 minuti in meno ogni notte e si diventa quattro volte meno attivi durante il giorno‘.

Alcuni esperti del settore hanno chiamato ‘biofilia’ la nostra innata necessità di vivere connessi con la natura: gli architetti di domani si dedicheranno ora alla progettazione di luoghi dotati di più luce naturale, materiali green, giardini verticali, percorsi natura.
In Malaysia cresce l’attesa per l’inaugurazione delle residenze ‘Afiniti Medini’, ovvero oasi wellness con centri yoga, pilates e meditazione, boschi, Spa e programmi personalizzati salutistici.
Da Barcellona alla lontana Cina entro i prossimi 3 anni saranno inaugurati 7 grandi resort della catena ‘GoCo’ dedicati alle comunità hippies evolute in wellness. I progetti includono centri ayurvedici, Spa, acqua da sorgenti termali, fattorie organiche, villaggi di artisti e programmi fitness innovativi.
Fanno parte del trend anche le innovative lampadine che seguono le ore di veglia e di sonno, e docce con filtri alla vitamina C per eliminare il cloro dall’acqua e avere una pelle più sana, le stanze con aria purificata e lenzuoli ipoallergenici.