Dopo la conferma ufficiale da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sulla pericolosità della carne rossa, potremmo esserci dimenticati, in effetti, che se pancetta, prosciutto e salsicce, aumentano, sì, il rischio di sviluppare il cancro, esistono però anche tutta una serie di sostanze e di situazioni che sono al 100% cancerogene – e no, non si tratta di cibo.

L’International Agency for Research on Cancer, organismo che raccoglie e pubblica studi sul cancro al livello mondiale, ha stilato una lista ufficiale dei 116 agenti e attività che, attualmente, sono reputate la causa primaria di patologie tumorali. La carne, però, non è inclusa tra questi perché il fatto che provochi il cancro è una probabilità e non una certezza. Diamo un’occhiata, allora, ai primi 10 agenti della lista che il cancro lo provocano di per certo:

Il fumo

Esporsi a questo tipo di stimolante, ricavato dalle foglie di tabacco, è molto semplice: basta accendere e fumare una sigaretta. Per quanto il fumo sia un’usanza molto antica, risalente all’incirca al 5000-6000 a.C., quando cioè il tabacco iniziò a essere coltivato in Sud America, esso resta il più pericoloso agente cancerogeno al mondo.

Lampade abbronzanti

Lettini e lampade dotate di raggi ultravioletti che permettono di avere la pelle dorata anche d’inverno portano a una sconsigliabile sovraesposizione della pelle ai raggi UV, cosa che può causare non solo il cancro, ma anche cataratte e invecchiamento prematuro.

Produzione di alluminio

Un incremento dei rischi di cancro ai polmoni e alla vescica è stato registrato tra gli operai che lavorano l’alluminio: i fumi chimici che i lavoratori possono inalare e l’esposizione a carbone e catrame per lunghi periodi sono altamente cancerogeni.

Arsenico

Sostanza chimica altamente tossica molto utilizzata nell’industria manifatturiera, l’arsenico può penetrare le falde acquifere e finire, perciò, anche in casa nostra. È ampiamente risaputo che l’arsenico provoca il cancro alla pelle, al fegato, ai polmoni, ai reni e alla vescica.

Aurammina

L’aurammina è una sostanza chimica utilizzata come antisettico, ma anche per le tinture. Più di una ricerca ha evidenziato un eccesso di tumori alla vescica tra i lavoratori impegnati nella manifattura di questa sostanza, sviluppatisi attraverso l’inalazione di formaldeide e zolfo nel corso del processo di trasformazione.

Lavorazione delle calzature

Legati all’incremento dei rischi del cancro al naso e della leucemia (per via dell’esposizione a sospetti cancerogeni quali la polvere di pelli), il benzene e altri solventi utilizzati nella manifattura calzaturiera sono estremamente pericolosi, benché tutto dipenda dalla durata e dal livello di esposizione.

Canne fumarie

La pulizia delle canne fumarie da fuliggine e polvere, che in passato era compito di ragazzini minuti che potessero arrampicarsi al loro interno, può provocare una tipologia di cancro molto specifica, chiamata proprio ‘il cancro dello spazzacamino’: esso è causato dall’inalazione e dall’ingestione involontaria di carbone e legna bruciata residuale.

Gassificazione del carbone

Studi condotti a proposito dei livelli di cancro tra i lavoratori nel settore della gassificazione del carbone hanno dimostrato che, laddove il carbone è messo a reazione con l’ossigeno, col vapore e col diossido di carbonio per ottenere il gas, i casi di cancro ai polmoni raggiungono livelli esponenziali.

Distillazione del catrame

Derivato del carbone, il catrame è un liquido sottile che permane anche dopo la distillazione. È usato nei rivestimenti e nelle vernici, nelle basi per tetti e pavimenti, e come collante nei prodotti a base di asfalto, ma contiene molte sostanze chimiche cancerogene come il benzene, che possono essere inalate, ingerite e assorbite dalla pelle: l’intera popolazione può perciò andare incontro a questo genere di contatto.

Produzione di carburante

I lavoratori impiegati nella lavorazione e nella produzione di carburanti, e dunque in processi di raffinamento, possono andare incontro alle emissioni dei forni, che rappresentano la causa di patologie mortali quali il cancro ai polmoni e quello ai reni.