venerdì, 29 Marzo 2024

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Notizie di attualità sul mondo degli animali, diritti e doveri per chi possiede un animale domestico, storie sugli amici a quattro zampe

Delfini delle Hawaii a rischio, dovrebbero essere più protetti

Credit: www.dante.trieste.gov.it

Ad Allison Altermanrf piace nuotare nell’oceano, per allenarsi vicino a casa sua e godere della realtà del vivere sulla grande isola delle Hawaii. Qualche volta a lei e al suo gruppo capita di nuotare con i delfini e sono pronti a giurare che sia una delle esperienze più belle al mondo.

Ma l’aumento di navi di turisti che approdano nelle vicinanze delle coste solo per vedere e fare il bagno con i delfini sta portando ad una brutta ritorsione sulla salute di questi ultimi, che stanno ricevendo veramente troppe attenzioni.
È ovviamente scontato dire che chiunque tiene questo sogno chiuso in cassetto, perché nuotare al fianco dei delfini – come si vedeva spesso nei film – è un desiderio che ognuno di noi ha espresso almeno una volta. Ma a quale costo?

Il momento dell’avvicinamento alla costa per i mammiferi d’acqua salata più famosi è un momento importante, in quanto coincide con il periodo della giornata dedicato al riposo. Questa abitudine, però, nel corso degli ultimi anni sta cambiando, a causa dell’elevato numero di turisti e bagnanti che li circonda per collezionare foto e video, nuocendo alla loro salute.

Per i delfini avvicinarsi al bagnasciuga è necessario al fine di recuperare tutte le energie spese per cacciare cibo e approvvigionamenti durante la notte. Non è qualcosa che può essere distratto dalle orde di curiosi che non si curano della loro salute, per questo la National Oceanic and Atmospheric Administration sta lavorando col proposito di creare un regolamento per proteggere i delfini e le loro abitudini.

Anche Claudia Merrill, co-proprietaria del Dolphin Discoveries in Kailua-Kona, ha dato il suo consenso all’integrazione di nuove regole e proibizioni che vietino la possibilità di nuotare nei luoghi frequentati dai delfini almeno per le ore del giorno che vanno dalla tarda mattinata alle prime ore del pomeriggio.
Anche i tour operator dovranno seguire i segnali riferiti al momento del riposo dei mammiferi marini.
La Merrill ha inoltre continuato affermando che si tratta di un’industria che dovrebbe essere sostenibile e che in realtà lo è a tutti gli effetti.

Il traffico di turisti sta veramente aumentando con conseguenze che potrebbero diventare drastiche da qui a non molto. Ricordiamo con rabbia e dispiacere il cucciolo di delfino morto a causa della pochezza delle persone intente a fotografarlo fuori dall’acqua.
Sono cose che non devono più succedere e non ci dilungheremo nel dire che la vita social sta facendo il resto.

La particolarità dei delfini per noi sta poi nel non capire quando effettivamente stiano risposando e quando no, perché a causa della necessità di respirare e tenersi a galla quindi, questi riposano solo metà del cervello alla volta, mantenendo le capacità motorie e spegnendo il resto, sembrando vispi e attivi quindi, quando in realtà così non è.

Le campagne e le iniziative portate avanti fin’ora sono state inutili se non distruttive, e nessuno si è mai occupato veramente del problema.
Ma ora è arrivato il momento di agire e di capire che un cambiamento nel ciclo vitale dei delfini e la mancanza di riposo per loro può creare impatti che andranno a ritorcersi su tutta la vita marina.

Tigri in aumento: si tratta della prima volta dopo cent’anni

credits: http://www.lifegate.it

Finalmente una buona ed inaspettata notizia: la popolazione delle tigri allo stato brado è in aumento.
Stando ai dati emersi dall’ultimo censimento, elaborato dal WWF e dal Global Tiger Forum, si tratterebbe della prima volta in cento anni. Lo studio infatti ha affermato che il numero delle tigri è cresciuto, negli ultimi sei anni, di ben 780 esemplari e che le tigri oggi sarebbero 3800, contro le 3200 del 2010.

Si tratta di dati sorprendenti ed incoraggianti poichè dimostrano che le misure di protezione e di conservazione, attuate da parte di vari Paesi, stanno dando i loro frutti.
Questa notizia ci dà grande speranza –dichiara Marco Lambertini, Direttore generale del WWF Internazionale – e ci mostra che possiamo salvare le specie e i loro habitat quando i governi, le comunità locali e chi lavora nel campo della conservazione lavorano insieme“.

Tra gli stati impegnati in prima linea ci sono l’India (dove si conta più della metà di questi esemplari), la Russia, il Nepal e il Rhutan. L’India in particolare sta investendo nel turismo sostenibile all’interno delle riserve per le tigri, ad esempio con la costruzione di nuove strade e passaggi sopraelevati per aiutare gli animali a spostarsi, senza entrare in contatto con gli esseri umani.

Un contributo importante era stato fornito anche dall’attore Leonardo di Caprio. Attraverso la sua fondazione, la Leonardo DiCaprio Foundation, la celebrity americana aveva donato al Wwf 3 milioni di dollari, proprio per la tutela di questi animali.

Sembra dunque che l’obiettivo che si erano prefissati alcuni Paesi nel 2010, cioè quello di raggiungere un aumento della popolazione di questi grandi felini entro il 2022, si stia realizzando.
La strada però è ancora molto lunga. In Bangladesh, per esempio, le tigri sono diminuite drasticamente, in Cina e in Vietnam se ne contano pochissime, mentre in Cambogia non ne è sopravvissuta nemmeno una.

Tutti gli Stati dovrebbero cooperare e impegnarsi concretamente per la salvaguardia della natura e della biodiversità.
Come afferma Luke Dollar, coordinatore della Big Cats Initiative per la National Geographic Society “Salvando la natura, spesso salviamo noi stessi”.

10 curiosità sul tuo animale domestico

Gli animali domestici, oltre a essere a tutti gli effetti dei veri e propri membri della famiglia, sono una fonte inesauribile di affetto, divertimento e in alcuni casi di follia. Ci sono tanti comportamenti dei nostri cani e gatti che non comprendiamo ma che hanno un significato molto preciso. Ecco allora dieci curiosità sugli animali domestici di cui forse non eri a conoscenza.

Il cane è davvero il migliore amico dell’uomo

Tante teorie affermano che il cane è diventato il migliore amico dell’uomo migliaia di anni fa. Per quanto possa sembrare incredibile da credere, pare proprio che oltre 30.000 anni fa, nella parte orientale dell’Eurasia, i lupi selvatici avessero preso l’abitudine di visitare gli insediamenti umani. Questo ha portato a una vera e propria addomesticazione dell’animale, che col passare del tempo è diventato sempre più docile e meno aggressivo. Insomma, il canis lupus è stato il primissimo animale a essere considerato domestico. 

Ogni cane ha bisogno di seguire un’alimentazione diversa

Ogni cane, a seconda dell’età e della taglia, ha bisogno di seguire un’alimentazione particolare e in grado di garantirgli un ottimo stato di salute. Occorre quindi prestare attenzione a ciò che mangia, nutrirlo solamente con cibo appositamente per cani e prestare particolare attenzione a non fargli ingerire cibi abbandonati durante le passeggiate. Se vuoi prenderti cura del tuo cane al in maniera ottimale, è indispensabile anche farti spiegare dal tuo veterinario di fiducia come capire se il cane ha mangiato qualcosa di tossico.

Un cane può vivere oltre 16 anni

I cani sono animali meravigliosi e che possono rimanere al nostro fianco per tanti anni. Infatti, l’aspettativa di vita media dei cani può variare tra gli otto e i sedici anni, a seconda del suo stato di salute e della taglia. La regola generale dice che più piccolo è il cane, più a lungo vivrà.

I gatti sono animali molto affettuosi

A differenza di quanto si possa pensare, i gatti sono animali estremamente affettuosi e in grado di dimostrare tanto affetto al proprio padrone. Anche se più indipendenti dei cani, i gatti amano passare il tempo col proprio padrone, essere accarezzati e spazzolati. A differenza dei cani però, saranno loro a decidere quando inizia e finisce il momento delle coccole.

I cuccioli di cane appena nati non vedono e non sentono niente

A tutti nella vita è capitato di vedere dei cuccioli appena nati. Ebbene sì, subito dopo il parto, i cagnolini appena nati non vedono e non sentono niente. Per questo motivo vanno trattati con estrema cura.

Un gatto può dormire fino a 18 ore in un solo giorno

Il gatto è un predatore, che ama rincorrere piccoli animali e arrampicarsi sugli alberi. Un’altra cosa che ama fare però, è dormire per tantissime ore di seguito, si stima, infatti, che possa dormire anche 18 ore al giorno. 

I baffi dei cani hanno una funzione speciale

I baffi dei cani consentono loro di percepire qualsiasi spostamento d’aria nell’arco di diversi metri e di individuare velocemente eventuali pericoli, anche lontani.

Non esiste un animale con più varietà di razze del cane

Il cane è l’animale che vanta la più vasta varietà di razze in assoluto. Ad oggi ne abbiamo contate più di ottocento. 

Per un gatto, la casa è una giungla da esplorare

Chi abita insieme a un gatto lo saprà: le giornate si dividono tra una corsa, un’arrampicata e un salto mortale. Questo comportamento è dovuto al fatto che i felini, in quanto predatori per natura, considerano la nostra casa come una vera e propria giungla da esplorare minuziosamente. 

Ai cani piace la musica

Sebbene tanti cani non manifestino alcun interesse per la musica, alcune razze hanno una vera e propria propensione per il canto. In particolare, gli Husky amano ascoltare la musica e ululare imitandone le melodie.

I gatti si fanno le unghie per affilare gli artigli

Ecco un’altra curiosità sui nostri predatori preferiti. I gatti infatti, non si fanno le unghie sul divano e sulle poltrone solo per farci un dispetto. Al contrario, quest’attività serve ad affilare al meglio gli artigli prima di andare a caccia.

Dall’UE arriva lo stop ai fondi per la corrida

Credit photo: www.bergamopost.it

Ieri, 28 ottobre 2015, il Parlamento Europeo – con ben 438 voti su 687 – ha approvato un emendamento che cancella ogni tipo di finanziamento che riguarda l’allevamento dei tori usati durante la corrida. Ovviamente, prima che si parli di legge, dovremo aspettare l’approvazione dell’emendamento da parte dei ministri delle finanze: solo allora, quando i finanziamenti verranno interrotti, si potrà parlare di vittoria.

Questo emendamento, però, è già molto importante, tenendo in conto il fatto che lo scorso anno uno simile non era stato approvato: 58 europarlamentari, infatti, astenendosi, avevano salvato gli allevatori. Ma quei 129 milioni di euro usati ogni anno per questa terribile pratica non sarebbe meglio usarli per altri fini?

Anche se questi “spettacoli” attraggono ancora molti turisti, non si può dire lo stesso di chi in Spagna ci abita: il pubblico della corrida, infatti, negli ultimi anni ha subito un forte declino. Ma proprio per non scontentare i visitatori, lo stato spagnolo, che vede nella corrida un’espressione culturale tradizionale, potrebbe mettere i propri soldi per finanziare questo tipo di attrazione.

È cosa certa, comunque, che questo settore sta arrivando al termine: sia grazie all’emendamento di ieri che allo stop dei finanziamenti da parte di molte giunte locali.